Lazio. Dopo un breve periodo di stacco, dove la tenaglia del caldo ha allentato lievemente la sua presa, ecco che sta per tornare il grande caldo, quello afoso e rovente che ha caratterizzato buona parte di giugno a causa dell’anticiclone africano.
Le stime e le previsioni per i prossimi giorni
Stando alle stime dei meteorologi in queste ultime ore, il caldo infernale promesso dalle previsioni è atteso per il 16 luglio “e andrà avanti almeno fino al 28”, spiega Antonio Sanò, fondatore e direttore de ilMeteo.it. Secondo la sua visione, la nuova ondata “sarà di pari gradi o superiore” a quella registrata il mese scorso. Dunque, occhio ai ventilatori.
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Dall’Africa con furore: arriva Apocalisse
A rendere ancora più bollente l’intera regione Lazio, questa volta, potrebbe essere “l’esplosione verso e contro l’Italia di un bollente palloncino dilatato” che in Africa sta facendo registrare picchi di 53,7 gradi (come ad Adrar, per esempio, una cittadina di 45mila persone nel deserto algerino) e che potrebbe arrivare a Roma tra il 17 e il 20 luglio. L’anticiclone africano a questo avrebbe un nome di tutto rispetto, che ben descriverebbe la sua enorme portata: rinominato “Apocalisse” e sarebbe “peggio di Lucifero”, per “potenza e per durata”.
Siccità e niente piogge per molto tempo
Di piogge consistenti, veri e propri acquazzoni, non c’è ancora traccia e anzi, secondo gli esperti, si aprirà “una nuova lunga fase siccitosa su tutto il Paese”. La siccità è stata davvero dilaniante per l’Italia e buona parte della regione Lazio, lo stato di calamità ha fatto in modo che scattassero tutta una serie di misure di prevenzione, multe e sanzioni per gli sprechi.
Allarme caldo per la città di Roma
Ora, però, nella regione, il nuovo allarme riguarda soprattutto la città di Roma: tra le principali città del Lazio è quella dove si registreranno temperature più alte fin da domenica 16. Sempre secondo le previsioni, alle 14 di domenica prossima si registreranno addirittura 38 gradi.
Le minime, invece, oscilleranno tra i 18 e i 20. Fino al 16, dunque, il rischio per la salute rimarrà al “livello zero”, senza comportare rischi per la salute della popolazione, poi raggiungerà gradualmente il “livello tre”, l’ondata di calore vera e propria, che il ministero della Salute cataloga come “condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi”.