È rinchiusa da una settimana nel carcere di Evin a Teheran, noto per i pestaggi e le torture. Di Alessia Piperno, la 30enne romana travel blogger italiana, reclusa nel penitenziario iraniano non si hanno notizie da domenica, quando piangendo ha chiamato i suoi genitori per chiedere loro aiuto.
Le trattative della Farnesina con il governo iraniano
La Farnesina s’è attivata per la liberazione della giovane e Luigi Di Maio ha preso contatti con il ministro degli Esteri iraniano per parlare tra le altre cose della liberazione di Alessia.
Intanto si sta cercando di ricostruire gli spostamenti della ragazza nei giorni prima dell’arresto. Alessia era in Iran da oltre due mesi con un regolare permesso che, però, le è scaduto il 14 settembre. Doveva e voleva tornare in Pakistan, ma senza lasciapassare non poteva.
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Le proteste in corso in Iran
Aveva, però, ottenuto il permesso di restare in Iran. In quello stesso Paese dove sono in atto proteste per l’uccisione di Mahsa Amini che non aveva indossato il velo come avrebbe dovuto.
Un clima non certo sereno quello nel quale si trovava Alessia anche per le sorti della 16enne Nika Shakarami, trovata cadavere il 30 settembre scorso dopo essere scomparsa mentre prendeva parte alle manifestazioni. Una scena raccapricciante per i genitori della ragazza che hanno trovato il cadavere di Nika in un obitorio con naso e testa fracassata.