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Aeroporto di Fiumicino, a rischio posto di lavoro per 17 dipendentiTravis Group Security

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“Questa volta, ad essere a rischio sono 17 posti di lavoro della Travis Group Security Srl”. Lo dichiara la consigliera Erica Antonelli, membro della commissione sviluppo economico di Fiumicino in merito alla vicenda che vede il cambio di appalto del servizio di sorveglianza negli aeroporti gestiti da Adr. “Continua e non si ferma questo gioco al massacro che mette sulla graticola i lavoratori e le loro famiglie. Sulla falsa riga di quanto già successo sulla pelle di lavoratori di altre società, adesso tocca alla Travis Group. Come amministrazione – prosegue la consigliera – in questi anni abbiamo sempre invocato l’applicazione della clausola sociale finalizzata alla conservazione di quello che rappresenta il capitale umano di un’azienda, con precise competenze e professionalità e che, in un contesto normale, si vedrebbero valorizzate. Bene ha fatto l’on. Minnucci ad inviare un’interrogazione scritta – dice la consigliera – perché è difatti inaccettabile che ad ogni cambio di appalto e avvicendamento delle ditte che gestiscono i servizi aeroportuali si debba assistere ad una “guerra tra poveri”, tra chi sta dentro e chi sta fuori”, sottolinea.
“Sappiamo bene che come amministrazione comunale non abbiamo adeguati strumenti per intervenire direttamente – ha aggiunto il delegato al lavoro Piero Amati – ma è nostro dovere istituzionale sottolineare con forza il danno personale, sociale ed economico che ogni licenziamento infligge al tessuto sociale. Riteniamo altresì importante il ruolo dei sindacati e ci auguriamo che i prossimi incontri tra le parti possano portare ad un accordo che tuteli tutti i lavoratori”.
“Soprattutto – concludono Antonelli e Amati – ci piacerebbe che ADR giocasse un ruolo centrale a favore dei lavoratori, considerando che è particolare interesse della committenza avere un servizio più che efficiente. Sarebbe infatti una beffa, per un lavoratore che si occupa di sicurezza, perdere il posto di lavoro proprio nel momento in cui la situazione internazionale impone un maggior grado di allerta nei luoghi più sensibili, primi tra tutti gli scali aeroportuali”.

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