ACQUA PUBBLICA E FONTANELLE INAGIBILI: LA RABBIA DEL PRC
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Il PRC di Ardea è ormai sul piede di guerra. Non avendo mai ricevuto risposta alle le continue richieste di spiegazioni inoltrate al Comune di Ardea in merito alla chiusura di una fontanella pubblica del quartiere di Tor San Lorenzo – nel piazzale della chiesa – gli iscritti al partito hanno deciso di presidiare la zona, sollevando la questione, per spingere l’amministrazione a dare risposte ai cittadini. “A giugno – spiega Barbara Tamanti, segretaria del circolo di Rifondazione – ci fu riferito che la ASL aveva predisposto la chiusura in quanto aveva rilevato tracce di arsenico più alte della soglia ammissibile. La notizia ci pone in condizione di avere risposte sullo stato di tutte le fontanelle pubbliche del paese, che strano a dirsi sono ancora usate come grande risorsa dalle famiglie del quartiere, che sprovvisto in alcuni tratti di acqua potabile, spinge i cittadini a rifornirsi presso gli erogatori pubblici. Rivendichiamo quindi l’importanza di conoscere la verità e per quanto possibile ripristinare l’erogazione pubblica”. Al presidio, che si è tenuto il 22 e 23 settembre, erano stati invitati i politici per avere risposte immediate, ma nulla si è mosso. “Eufemi e i suoi, in questi giorni sono occupatissimi a creare alleanze, a formare il cartello vincente per le prossime amministrative – spiega la Tamanti – e, in linea con la loro politica di casta non si sono visti né sentiti al presidio organizzato dal PRC di Ardea. Ce lo aspettavamo e non ci stupisce, ma prendiamo atto che ancora una volta il democratico Eufemi e i suoi fidati collaboratori, manca ancora di interesse e attenzione ai territori, Gli unici a far visita ai comunisti in presidio sono stati il cons. Abate e il cons. Marcucci che hanno tentato un paio di telefonate per capire di più sulla vicenda della chiusura della fontanella. Non staremo qui a raccontare le versioni , differenti per altro, sulle motivazioni del blocco erogazione acqua pubblica, ma visto che non sono arrivate risposte ufficiali, non ci rimane che fare richiesta di documentazione per capire chi ha ordinato la chiusura, perché e come intende intervenire”.