Aziende in crisi, negozi che chiudono, commercianti in difficoltà. La crisi, anziché passare, continua a colpire soprattutto per la mancata ripartenza dell’economia, a causa del sempre più limitato potere di acquisto della maggioranza dei cittadini, ma anche per le difficoltà, da parte delle piccole aziende, di accedere al credito bancario in assenza di adeguate garanzie. Ma per ovviare a questo ci sono soluzioni che passano attraverso gli Enti locali, dal Comune fino ad arrivare alla Comunità Europea, che non tutti conoscono. Per questo è stato organizzato un interessante Convegno sul Microcredito, che si terrà presso il Campus Selva dei Pini, a Pomezia, il prossimo 27 marzo.
Il convegno nasce da un idea del Dott. Passalacqua, che con lo Studio Tributario GPP di Pomezia sta seguendo il progetto Microcredito ormai da diversi mesi.
“L’idea di divulgare forme appetibili per le piccole imprese – spiega Passalacqua – è emersa dalla grave crisi economica e finanziaria che colpisce soprattutto questa tipologia di impresa, rappresentativa della maggioranza dell’imprenditoria del nostro tessuto economico. La complessità della burocrazia, il peso degli oneri contributivi e fiscali, la scarsità di accesso al credito se non garantito hanno peggiorato enormemente il livello di vita del piccolo imprenditore, con un crescente aumento di chiusure delle partite Iva”.
Con il Convegno si vuole divulgare la possibilità di accesso, attraverso gli Enti locali convenzionati con L’Ente Nazionale per il Microcredito, ad una rete informativa territoriale creata tra l’Ente Microcredito, Amministrazioni Locali ed i soggetti erogatori di microcredito che operano nei territori attraverso il Progetto Micro-Work.
“Il Progetto Micro-Work è stato ideato dall’Ente Nazionale per il Microcredito (http://www.microcreditoitalia.org) al fine di contribuire al rafforzamento del microcredito quale strumento di politica attiva del lavoro, attraverso l’ampliamento della rete degli Sportelli informativi territoriali, per informare, supportare e guidare il cittadino all’utilizzo degli strumenti di microcredito e per l’autoimpiego attivi nei vari territori.
Il progetto è cofinanziato dai due PON del Fondo sociale europeo 2007-2013 nell’ambito di un accordo di collaborazione istituzionale tra l’Ente Nazionale per il Microcredito ed il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il progetto si sviluppa sul modello di intervento di rete pubblico-privata già attuata e sperimentata dall’ENM attraverso il progetto ”Microcredito e servizi per il lavoro” che tra il 2013 e il 2014 ha realizzato i servizi informativi di orientamento e di accompagnamento sullo strumento del microcredito d’impresa e sugli incentivi per l’autoimpiego presso 95 amministrazioni locali ed enti pubblici in Campania, Calabria, Puglia, Sicilia. Oltre 1.000 cittadini non bancabili sono stati orientati al microcredito dai 120 operatori degli sportelli (dipendenti pubblici specializzatesi nella consulenza sul microcredito e sull’autoimpiego), anche grazie ad una innovativa piattaforma di servizio appositamente creata dall’ENM”.
In sintesi le caratteristiche per chi si rivolge al microcredito sono:
• Importo finanziabile: massimo 25.000 euro;
• Restituzione in massimo 7/10 anni;
• Nessuna garanzia reale;
• Servizio di assistenza e monitoraggio
Accesso al microcredito: una possibilità per le piccole aziende per uscire dalla crisi
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