Compie abusi sessuali su un bimbo di 9 anni nella Provincia di Latina: amica del papà finisce al centro di un processo al Tribunale di Viterbo.
Finisce in Tribunale un caso di violenza sessuale ai danni di un bambino. La vicenda si svolge a Latina, quando una donna provò ad avere rapporti sessuali completi con un bimbo di 9 anni. La signora, secondo le indagini portate avanti dalla Procura, avrebbe cominciato con dei palpeggiamenti verso il ragazzino, inasprendo poi le azioni verso il minorenne: comprotamenti che si sarebbero tramutati in richieste per avere dei rapporti sessuali.
Processo per abusi sessuali su un bambino: amica del papà in Tribunale
La signora avrebbe conosciuto il bambino grazie a un’amicizia con il padre. Come avviene quindi tra gli amici di famiglia, più volte avrebbe richiesto di tenere il ragazzino mentre i genitori erano impegnati con il lavoro. Momenti dove si sarebbero verificati gli abusi sessuali perpetrati dalla donna, oggi 32enne, che avrebbe tenuto rapporti con il minore sia nella sua casa sia nell’abitazione dove risiedeva lo stesso bimbo.
La vicenda venne a galla durante un malore a scuola dello stesso bambino, che davanti alla madre e gli insegnanti raccontò gli abusi subiti dalla signora. Un racconto che fece aprire un’indagine da parte della Procura e le forze dell’ordine di Latina.
Le fasi processuali attorno alla vicenda di pedofilia
La prima udienza si è tenuta ieri mattina presso il Tribunale di Viterbo, con il dibattimento che si terrà il 6 giugno. A seguire la vicenda è il giudice Gian Luca Soana. Come spiega LatinaOggi, la signora aveva fatto diventare le proprie avances sessuali sempre più esplicite nei confronti del minore: secondo le indagini, si sarebbero consumati due episodi ai danni della vittima. Vicende che avrebbero procurato dei tormenti psicologici nel bimbo, che a scuola avrebbe trovato il coraggio di confidare quelle situazioni ai propri insegnanti.
I racconti del bambino
Di questi due episodi, il padre del bambino non si era mai accorto di nulla. Le vicende che si svolgono tra il 2018 e il 2019, hanno saputo spiegare anche la motivazione per la quale i genitori si erano allontanati dal piccolo e lo avevano affidato alla donna: la prima volta per andare a fare la spesa, mentre nel secondo episodio erano usciti una mezz’ora per portare fuori il cane.