Una vicenda incredibile, quella avvenuta questa notte a Ostia dove, nonostante le temperature polari, un uomo ha avuto il “coraggio” di lasciare chiuso in auto il proprio figlio, di tre anni, mentre lui giocava tranquillamente in una sala slot ovviamente riscaldata.
Ad accorgersi di quanto stava succedendo e a salvare il bambino da un probabile congelamento i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ostia. Erano le 3:30 quando gli agenti sono stati attirati dai gesti di un bambino che si agitava all’interno di un’automobile.
Il bambino, di tre anni, indossava solo una tutina di cotone ed era bordo di una Ford Focus con il lunotto posteriore spaccato, coperto solo con un telo.
I carabinieri, sconcertati, hanno immediatamente messo in salvo il bambino, che era a rischio ipotermia, seguendolo poi al pronto soccorso dell’ospedale Grassi. Dopo essere stato visitato dai medici, il bambino è stato affidato alla madre.
I FATTI
Quando i carabinieri hanno visto il bambino chiuso dentro la macchina e palesemente spaventato, gli hanno indicato i tasti della chiusura centralizzata, seguendo le sue mosse fino a quando il piccolo non è riuscito a premere il tasto giusto per sbloccare le portiere. Nel frattempo era stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118, e, in attesa dell’arrivo dei sanitari i militari hanno scaldato il bimbo, congelato, all’interno della macchina di servizio.
IL PADRE
Una volta messo in salvo il bambino, che ha compiuto tre anni lo scorso ottobre, i carabinieri della Compagnia di Ostia hanno iniziato la ricerca del padre, che non si era accorto di nulla e aveva continuato a giocare alle macchinette in una sala slot a poca distanza da dove aveva parcheggiato l’auto con all’interno il bambino.
L’uomo, un 33enne originario di Tropea con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti, si è dapprima stupito del trambusto creato dalla vicenda e solo in un secondo momento ha ammesso di aver lasciato il bimbo al freddo in macchina per poter giocare indisturbato. Da quanto raccontato agli inquirenti, avrebbe “perso la cognizione del tempo”. Scusante che ovviamente non va a giustificare il suo comportamento: l’uomo è infatti stato arrestato con l’accusa di abbandono di minore.