Erano tanti, tantissimi. Docenti, studenti e genitori si sono dati appuntamento questa sera per le ore 20:00 davanti alla sede dell’Istituto scolastico Copernico di Pomezia per difendere il diritto all’istruzione e gridare al rispetto della legalità.
Un’iniziativa spontanea e istintiva a seguito di ben quattro eventi dannosi nei confronti dell’edificio che ospita la scuola, accaduti in pochi giorni.
Mercoledi e giovedì la scuola non ha potuto aprire ai circa 1000 ragazzi a causa di due allagamenti, perché sono stati aperti gli idranti antincendio da qualcuno che voleva provocare disagi.
Oggi invece la scuola è rimasta chiusa perché era coperta di polvere derivante dal danneggiamento degli istintori.
Addirittura la scorsa settimana il Copernico è stato oggetto di un allarme bomba.
“Evidente che c’è un piano o una volontà di colpire l’istituto, il diritto allo studio e all’impegno professionale.Dobbiamo rispondere perché non è più una bravata”.
Queste le dichiarazioni dei docenti, degli studenti e del dirigente scolastico che stasera hanno aperto le porte della scuola alla stampa e ai genitori per denunciare gli atti vandalici che per la loro continuità e per i danni riportati si stanno trasformando in atti di microcriminalità.
I danni al momento non sono quantificabili, ma la lista è lunga: alcune classi inagibili, ascensore fuori funzione, pompa dell’acqua e allarme fuori servizio per citarne alcuni.
“Qualcuno potrebbe avere motivi di astio nei confronti di figure professionali”,hanno commentato altri docenti, che si sono autotassati per pagare la vigilanza privata e assicurare l’apertura lunedì prossimo, in attesa dell’intervento da parte della Provincia di Roma, competente in merito.
Alla manifestazione erano presenti tantissimi studenti insieme ai loro genitori.
A loro ha parlato il dirigente scolastico:
“Non sono stati gli studenti della mia scuola – ha detto con fermezza Angela Gadaleta – non compete a me ricercare questi delinquenti, ma in questi giorni tutti, studenti, insegnanti, personale della scuola, si sono impegnati per pulire e difendere il Copernico. Queste azioni sono volte a non far fare lezione e a ledere il nome della scuola”.
La dirigente alla stampa ha poi voluto far sapere che sono giorni che parlano con le forze dell’ordine, con i vigili del fuoco e con i rappresentanti delle amministrazioni locali per arginare il problema chiamato più volte “attacco allo studio alle famiglie e al personale del Copernico”.
Intanto Angela Gadaleta ha chiesto ospitalità al liceo Pascal qualora lunedì prossimo non si riuscisse a fare lezione.
In questo modo i docenti possono difendere il diritto allo studio e continuare il lavoro eccellente dell’Istituto che in questi ultimi tempi è anche al centro di progetti nazionali e internazionali.
Al termine dell’incontro tutti si sono recati in corteo fino alla piazza principale di Pomezia, sotto gli uffici comunali, nella speranza che intervenisse il sindaco, che però non era presente né all’incontro né in piazza.
Francesca Poddesu