Sulla vicenda delle “cartelle pazze” ad Aprila, e sulla replica alle accuse lanciate da Per Noi con Salvini Aprilia da parte dell’Amministrazione comunale, torna oggi a parlare il coordinatore del movimento politico Emanuele Campilongo “La toppa è più brutta del buco – sostiene Campilongo – E le accuse a cui chiedevamo risposta rimangono sostanzialmente confermate. Se a distanza di 5 anni un cittadino per svariati motivi (smarrimento, furti, decesso degli intestatari etc) non ha più le evidenze cartacee, cosa succede? E se dovesse pagare nuovamente, qualcuno gli darà i soldi indietro? Lo scandalo – a norma di legge, certo – sta nell’inversione dell’onere della prova ora ricandente sui cittadini! Che fine hanno fatto i nostri dati? Chi li ha custoditi e a questo punto, mal utilizzati? Perchè invece di mandare centinaia di lettere – con costi pagati dalla comunità – non si verifica correttamente prima di mandare lettere che sanno di “strategia della tensione” fiscale?”. Domande a cui l’Amministrazione comunale è tenuta a rispondere.
Cartelle pazze ad Aprilia, le accuse di Per Noi con Salvini
Pubblicato il
di