A un anno e mezzo dall’ordinanza di chiusura dei chioschi di fiori che si trovano di fronte al cimitero comunale di Ardea, in via Strampelli, uno dei tre resta ancora con le serrande chiuse. Sulla vicenda chiede spiegazioni Alessio Addezi, Presidente dell’Associazione Presenza Solidale.
“Con l’ordinanza n. 105 del 27.06.2014, il Comune di Ardea imponeva la chiusura di tre chioschi per la vendita di fiori, adiacenti al Cimitero di Via Strampelli, rilevando un ritardato pagamento della tassa di suolo pubblico da parte dei tre esercenti. Ad oggi – dichiara in una nota Alessio Addezi – due dei tre chioschi hanno riaperto, evidentemente perché il Comune ne ha rilevato le necessarie condizioni, mentre il terzo no. Posto che per tutti e tre gli esercizi commerciali vi è stata una contemporanea ordinanza di imposta chiusura, e posto che tali esercizi rispondono a medesimi canoni di legge, ci chiediamo quali motivazioni siano sopraggiunte per permettere questa attuale condizione che, di fatto, pone una disparità tra le tre situazioni in oggetto”.
“Onde permettere alle istituzioni preposte – aggiunge Addezi – di spiegare e fugare eventuali dubbi in merito ad una scarsa trasparenza su tutta la vicenda, chiediamo il perché quell’unico esercizio commerciale, parliamo del Chiosco La Rosa, ad oggi si vede impossibilitato a svolgere la propria attività, tenendo bene a mente che dietro ogni attività commerciale ed imprenditoriale vi è una famiglia a cui viene a mancare un reddito, spesso l’unico reddito, con cui sostenersi economicamente”.
“Non intendiamo – conclude Addezi – entrare nel merito della questione, almeno non adesso, limitandoci a fare emergere le cause di una situazione di disparità oggettiva, su cui interroghiamo il Comune di Ardea, per fare chiarezza”.