Ultimamente si legge di genitori che non sanno come affrontare l’argomento dell’attacco avvenuto a Parigi, essendo un argomento importante ma anche molto forte è fondamentale essere pronti ad accogliere i vissuti di chi sta crescendo a fronte di notizie tanto sconvolgenti.
Affrontare le emozioni, anche quelle che ci spaventano di più, diventa quindi essenziale per prevenire disagi e promuovere benessere.
Contrariamente a un luogo comune piuttosto diffuso, aver paura non è di per sé indice di vigliaccheria.
Lo è, semmai, non riuscire a trovare il coraggio di reagire. La paura, come altre emozioni primarie (gioia, tristezza, rabbia, disgusto) è iscritta nel nostro patrimonio genetico, come in quello di molti altri esseri viventi. Ha il pregio di segnalare i pericoli e di attivare l’organismo.
Di fronte agli episodi di Parigi e alla tensione che è tornata, forte, ad attraversare il nostro quotidiano possono manifestarsi le difficoltà degli adulti a trattare questi temi con i più piccoli o con gli adolescenti.
In un mondo globalizzato e in un cui i bambini hanno accesso a social network, internet e apparecchi televisivi, non è possibile immaginare di nascondere loro queste notizie, ritenute magari troppo allarmanti.
D’altronde, anche qualora si cercasse di celare questi episodi, i giovani ne percepirebbero l’impatto nei gesti dei loro genitori, dei loro educatori, dei loro amici.
Proprio nell’ottica di incrementare il benessere della comunità, si è deciso di cambiare il tema del prossimo appuntamento gratuito XY, dando spazio a un incontro rivolto a genitori e insegnanti dedicato a come gestire le emozioni dei più piccoli dopo un evento grave e sconvolgente.
L’incontro sarà venerdì 27 novembre alle ore 18,00 per maggiore dettagli e informazioni
Laura Elke D’Apolito, psicologa – 340.56.19.914 – lauraelke.dapolito@gmail.com
Paolo Guaramonti, psicologo – 320.08.74.941 – paolo.guaramonti@gmail.com