Covid, si stringono i tempi e si tenta di snellire le procedure, per evitare code e di mandare i pazienti da una parte all’altra. Da oggi nella Regione Lazio, attraverso l’ordinanza numero Z00026 firmata dal Presidente Nicola Zingaretti, chi risulta positivo al test antigenico non ha più bisogno di fare un nuovo tampone di conferma con il test molecolare per essere “sicuro” di avere il Covid.
E’ quanto stabilisce, appunto, l’ordinanza firmata oggi dal Governatore della Regione Lazio. La decisione susciterà sicuramente molte polemiche, perché spesso il test antigienico ha fornito talvolta falsi positivi (o falsi negativi), mettendo in allarme persone che si sono poi tranquillizzate solo al ricevimento, qualche giorno dopo, del risultato del test molecolare. Anche se la percentuale di affidabilità del rapido è molto alta (non di quelli fai-da-te attenzione) soltanto il molecolare, almeno fino ad oggi, ha rappresentato la sicurezza massima nel tracciamento dei casi. Non a caso il Ministero della Salute lo definisce il Gold Standard per la diagnosi.
Ma da ora non sarà più così nel Lazio. Il rischio è allora che facendo solo il tampone antigenico, ad esempio, molti falsi positivi possano essere catalogati per malati di Covid accertati: questo farebbe salire l’incidenza dei casi e facendo precipitare automaticamente – qualora ci fosse ancora qualche speranza di non finirci – in Lazio in zona gialla a partire alla prossima settimana (e chissà per quanto tempo). La notizia positiva è che questo ridurrà drasticamente il numero di test richiesti, oltre a semplificare alcuni passaggi burocratici soprattutto per quanto riguarda la quarantena e la fine del periodo di isolamento, legati per esempio al lavoro.
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