Contrarre un’infezione cardiaca dopo il vaccino contro il Covid è “più difficile di essere colpiti da un fulmine”. A confermare ciò è uno studio statunitense, incentrato proprio sulla miocardite post vaccino.
Pubblicata sulla rivista scientifica Jama (Journal of the American Medical Association) ha dimostrato statisticamente l’incidenza del fenomeno in studio: effettuando i monitoraggi su circa 2 milioni di pazienti.
Miocardite post vaccino, lo studio: più “colpiti” giovani maschi
Secondo i dati emersi dalla ricerca americana i casi si sono verificati principalmente negli adolescenti di età pari o superiore ai 16 anni, di genere maschile; ed è più frequente dopo la seconda dose. Su circa 2 milioni di persone è emerso che:
- 20 persone hanno contratto una miocardite
- 37 persone avevano una pericardite
Parliamo quindi di percentuali del 0,0010% e 0,0018%. Quindi sviluppare una miocardite è quasi 7 volte più raro di essere colpiti da un fulmine.
Miocardite: che cos’è, come si manifesta e come si cura
La miocardite, conosciuta anche come l’influenza del cuore, è scientificamente un’infiammazione dello strato muscolare del cuore che se si estende al pericardio si trasforma in pericardite. Spesso l’infiammazione è provocata dal sistema immunitario in risposta a un’infezione o a qualche altro fattore scatenante.
I sintomi più comuni della miocardite sono:
- affanno
- debolezza
- dolore toracico
Da associare poi a un’influenza, la nausea, mal di fola e dolori articolari. Se trascurata può sfociare in una cardiomiopatia dilatati cronica o anche scompensi, fino al ricovero del paziente.
Tuttavia nei casi lievi il trattamento è curato con una terapia farmacologica della durata di due settimane, riposo e monitoraggio.