Facciamo chiarezza
La settimana scorsa ho pubblicato la testimonianza di una persona che teme ancora il contagio. Raccontando la sua esperienza e le paure connesse al mancato utilizzo dei dispositivi di protezione COVID-19, ha invitato i lettori ad una maggiore attenzione per non ricadere nel lockdown dei mesi scorsi.
Le reazioni sono state tante, alcune in accordo, altre contro la testimonianza e chi l’ha riportata – ossia, io – con l’aggravante di “diffondere panico”.
Le ho raccolte tutte e sulla base di queste, riporterò di seguito le più comuni teorie sulla spiegazione del virus e sul comportamento più giusto da assumere.
L’intento è quello di evidenziare quanta confusione vi sia in merito al problema, come già detto nello scorso articolo, data dalla mancanza di informazioni univoche.
Nessuno ha la verità in tasca e siamo liberi di credere a ciò che vogliamo, la cosa invece che dovrebbe accomunare tutti noi è il senso civico: smettiamola con gli attacchi virtuali e i commenti chilometrici sui social, fa troppo caldo. Rilassiamoci.
Notizie ufficiali: dalle maggiori testate giornalistiche
Tra Ottobre e Novembre secondo le ipotesi di uno studio italiano: il nuovo coronavirus aveva iniziato a circolare in Cina, in particolare a Wuhan, la città più popolata della parte orientale, perno per il commercio e gli scambi.
Ciò che inizia ad essere registrato è un certo numero di polmoniti anomale, dalle cause non ascrivibili ad altri patogeni: dalle prime indagini è emerso che i contagiati erano frequentatori assidui del mercato Huanan Seafood Wholesale Market a Wuhan, di qui l’ipotesi che il contagio possa essere stato causato da qualche prodotto di origine animale venduto nel mercato.
I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, dove sono stati ricoverati in isolamento dal 29 gennaio e dichiarati guariti il 26 febbraio.
Il primo caso di trasmissione secondaria si è verificato a Codogno, Comune della Lombardia in provincia di Lodi, il 18 febbraio 2020.
Gli USA e lo sterminio della Cina
Il coronavirus è un’arma biologica, ma non cinese: è il verdetto del Medio Oriente. Il virus è “parte di una guerra economica e psicologica degli Usa contro la Cina, per indebolirla presentandola come Paese malato” scrive su Al Watan, quotidiano in lingua araba, Saud Al Shehry, secondo cui “non è una coincidenza” che non ci siano morti di Covid-19 da Tel Aviv a Washington: la malattia è stata “deliberatamente creata per trarre vantaggio dalla vendita di vaccini” da israeliani e americani.
Tra gli stati europei colpita l’Italia per i rapporti commerciali avviati con la Cina.
Arma biologica di guerra uscita dai laboratori
Il Covid-19 è stato creato e poi sfuggito da un centro di ricerca sulla guerra biologica in Cina, o ancora dal Laboratorio di biosicurezza nazionale di Wuhan, dove si fa ricerca su Ebola e Sars. Lo stesso capo della diplomazia americana Mike Pompeo insiste a parlare di “Wuhan virus”, Donald Trump lo chiama “virus straniero”.
Esiste un video della trasmissione “Leonardo” del 2015.
Uccisione degli anziani e dei malati
L’INPS ha creato il virus per uccidere tutti gli anziani e le persone con patologie: lo scopo è quello di eliminare la memoria storica del nostro paese e i milioni di euro delle pensioni, inoltre, le cure mediche per i più cagionevoli.
Le industrie dei respiratori, la produzione di mascherine: tutti guadagni enormi.
Una manovra commerciale mondiale, sfuggita di mano in quanto ha coinvolto tutto il mondo.
Il secondo sterminio dopo la seconda guerra mondiale.
La trilogia del 5G
Il virus è strettamente legato alla nuova generazione di trasmissione dati mobili, le versioni sono:
1: le reti 5G possano indebolire il sistema immunitario, rendendo quindi più a rischio le persone esposte alle onde radio dei ripetitori. Funzionano come il forno a microonde.
2: le reti 5G possono facilitare la diffusione di batteri all’interno delle comunità.
3: per installare le antenne ci tengono chiusi in casa.
Non ci dimentichiamo gli uccelli che cadono dal cielo.
Bill Gates: il punto di unione
E’ sicuramente la più esaustiva in quanto “prende un po’ da tutte le altre teorie”: vendita di vaccini, controllo dell’umanità e selezione dei più forti.
Principale artefice della pandemia: è stato attaccato negli Stati Uniti, in Russia, in Italia. In un TED Talk del 2015, Gates aveva messo in guardia sul fatto che il rischio più grande per l’umanità non fosse una guerra nucleare ma un virus che potrebbe mettere a rischio la vita di milioni di persone. Il video di questo discorso è stato visto circa 25 milioni di volte nelle ultime settimane.
Bill Gates aveva previsto tutto e prova il fatto che abbia orchestrato la pandemia per prendere il controllo del sistema sanitario mondiale e per ridurre la popolazione del pianeta.
Vendita di vaccini con microchip e controllo della popolazione per poter decidere sulla nostra vita e la nostra morte.
Il COVID -19: tutto un bluff!
Chiudiamo la rassegna con: il virus non è mai esistito, trattasi di banale influenza stagionale mal gestita.
Una storia inventata dai poteri maggiori per organizzare manovre politiche e portare al collasso l’intero sistema economico mondiale, diffondendo panico in tutti noi.
A voi la scelta
Concludo qui questo articolo: se avessi continuato avrei potuto scrivere un libro e ce ne sono già abbastanza in giro.
Abbiamo attraversato mesi difficili e in molti ne sono usciti stravolti, per la paura e per le incertezze economiche, il nostro cervello per riportare “equilibrio” si dà delle spiegazioni, e così è accaduto anche questa volta, ma ahimè il web può rappresentare fonte di ulteriore allarme.
Decine di teorie e gruppi social per spiegare cosa sia successo e come poterlo gestire, con non poca presunzione: la signora col grembiule, il signore che si riprende in macchina mentre sta nel traffico e il ragazzo giovane e furbo: tutti esperti di economia, politica internazionale e scienza medica!
Direi: anche meno!
La mia domanda è: ma a chi dovremmo dare credito?
Ribadisco il concetto: nell’incertezza, restiamo persone civili.
Se volete raccontarmi le vostre storie per sciogliere insieme qualche nodo disfunzionale, scrivete all’indirizzo: psicologia@ilcorrieredellacitta.it
Vi aspetto.
Dott.ssa Sabrina Rodogno