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Cosa sono i trattamenti di tricopigmentazione

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tricopigmentazione

La tricopigmentazione è una disciplina che permette di andare a ricostruire a livello visivo i capelli sul cuoio capelluto sfruttando la micropigmentazione e mediante dei micro depositi di pigmenti che si vanno a posizionare nello strato superficiale dell’epidermide.

Il lavoro di tricopigmentazione si distingue da quello del tatuaggio tradizionale. Infatti, questo metodo differisce dal secondo per diverse caratteristiche. La prima è dovuta al fatto che non si utilizzano pigmenti permanenti e ricchi di metalli come succede per il tradizionale tatuaggio che è volto a durare per sempre.

Un’altra differenza è data dal fatto che si utilizzano degli strumenti e tecniche differenti che sono studiate al fine di lavorare al meglio sul capo per creare un effetto realistico e non fittizio.

La tricopigmentazione, dunque, è utilizzata appositamente per riuscire a ricreare sulla cute l’effetto dei capelli e viene sfruttata per contrastare dal punto di vista estetico un problema tricologico. Tra i principali problemi tricologici che vengono combattuti da questa tecnica ci sono: l’alopecia areata e la calvizie oppure l’alopecia incipiente.

Con questa tecnica, dunque, è possibile ricreare l’effetto dei capelli mediante un intervento per nulla invasivo e seguito su misura del paziente e delle caratteristiche personali che lo caratterizzano.

Tricopigmentazione: quando si effettua?

La tricopigmentazione è un trattamento che può essere richiesto sia dalle donne sia dagli uomini. In genere, gli uomini sfruttano questa tecnica soprattutto quando soffrono di calvizie e desiderano un effetto “rasatura” che si può ottenere proprio attraverso l’uso di questo metodo estetico.

La tricopigmentazione può essere sfruttata però anche per la creazione di un effetto infoltimento per riuscire a ricostruire e scurire le zone colpite da problemi come l’alopecia. Questa tecnica viene utilizzata dalle donne e dagli uomini (vedi immagini di tricopigmentazione su uomini e donne) che hanno i capelli lunghi ma vogliono nascondere le zone chiare dove si perde o non cresce più la peluria.

Quali sono le caratteristiche e tecniche principali della tricopigmentazione

Come abbiamo visto la tricopigmentazione può essere utilizzata per infoltire i capelli oppure per riuscire a ricreare l’effetto visivo di questi mediante l’inoculazione di pigmenti bio-assorbibili, anallergici e ideali per essere utilizzati sul capo senza alcuna controindicazione.

Le tecniche principali della tricopigmentazione che vengono utilizzate per ottenere i vari effetti sono due: effetto rasato ed effetto densità.

L’effetto rasato è una tecnica molto versatile in quanto permette di ricostruire la presenza del capello anche se si soffre di calvizie completa, di diradamento oppure di alopecia in uno stadio avanzato.

Con questa tecnica si procede innanzi tutto a rasare completamente il capo in modo da ricreare un effetto omogeneo e naturale. Dopo aver svolto questo lavoro è possibile sfruttando la tricopigmentazione andare a ricreare un effetto rasatura davvero molto preciso, naturale e tridimensionale realistico.

L’effetto densità o infoltimento a capello lungo è invece ottimale al fine di contrastare i casi in cui il diradamento sia lieve o di media intensità sia negli uomini sia nelle donne. Con questo effetto si va a ricreare una pigmentazione molto intensa e coprente ma al contempo si va a simulare l’effetto della crescita dei capelli. Questa tecnica è consigliata principalmente per chi ha i capelli medio lunghi e non livelli di diradamento eccessivi.

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