Sono diverse le ipotesi che gli inquirenti stanno seguendo per risolvere il mistero dell’omicidio di Maria Corazza e di Domenico Raco.
I loro corpi sono stati ritrovati completamente carbonizzati ieri mattina all’interno di una Fiesta grigia a Torvaianica, in via San Pancrazio.
Dopo aver scoperto e accertato l’identità delle due vittime, gli inquirenti sono passati agli interrogatori di tutte le persone a loro più vicine.
In particolare, il compagno di Maria, Maurizio D.N., è stato interrogato per quasi 12 ore nella stazione dei carabinieri a Torvaianica.
Su di lui, infatti, si erano concentrati i principali sospetti.
L’uomo però sembrerebbe avere un alibi: sarebbe stato insieme ad un collega di lavoro per tutta la mattina di ieri.
L’uomo, 55anni, è uscito dalla caserma dei carabinieri di Torvaianica nella tarda serata di ieri a piede libero, quindi nessuna accusa è stata emanata nei sui confronti.
Interrogato tutta la mattina dai carabinieri, l’uomo ha risposto fornendo particolari dettagliati sugli incontri effettuati e sui movimenti fatti, riferendo di aver incontrato tre persone tra clienti e colleghi presso una ditta di Pomezia. I militari hanno poi effettuato riscontri e la circostanza è stata confermata da tutte e tre le persone.
L’altra ipotesi è quella dell’omicidio-suicidio, pista che però convince meno rispetto al duplice omicidio per vendetta o gelosia, che potrebbe essere stato anche commissionato a una terza persona.
Nel frattempo, sempre nella tarda serata di ieri, fuori dalla caserma dei carabinieri di Torvaianica si è vissuto un clima di forte tensione e agitazione. I familiari di Maria Corazza, ovviamente scossi per l’accaduto, hanno dato in escandescenza tentando di aggredire le troupe di giornalisti presenti. Tra queste è stata aggredita verbalmente, e per poco anche fisicamente, anche la troupe del programma televisivo Quarto Grado, andata in onda ieri sera su Rete 4.