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Coronavirus Pomezia: spostare provvisoriamente il mercato del sabato in Via Fratelli Bandiera, “no” secco degli ambulanti. Sabato protesta in Piazza

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Ambulanti pronti alla protesta ad oltranza a Pomezia. Succede anche questo in tempi di Coronavirus dove il ritorno al lavoro è sì una priorità ma comunque a certe condizioni. In particolare, il Comune di Pomezia, con l’avvio della “Fase 2”, ha consentito la ripresa di 3 mercati settimanali su 4 (Torvaianica, Campo Ascolano e quello di Pomezia il giovedì della Coldiretti “Campagna Amica”) confermando lo stop invece per quello del Sabato in centro a Pomezia

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La ragione è da individuare nelle disposizioni anti Covid-19 su distanziamento e assembramenti che, secondo l’Amministrazione, è impossibile garantire nell’attuale ubicazione, quella storica di Piazza San Benedetto da Norcia e vie limitrofe. In particolare, secondo le linee guida Regionali (qui sotto) recepite dal Comune, tra gli altri, deve «essere garantita la distanza interpersonale di almeno 1 metro e devono essere creati percorsi di entrata e di uscita per garantire accessi regolamentati». Parametri incompatibili con la storica sede, sostiene il Comune.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La proposta

Per questo nei giorni scorsi l’Ente, al fine di far ripartire le attività commerciali, ha proposto agli ambulanti di spostare temporaneamente la sede del mercato in Via Fratelli Bandiera, un’area, sempre secondo Piazza Indipendenza, più idonea a consentirne lo svolgimento in sicurezza. Ma la proposta è stata respinta al mittente con un secco “no” dagli ambulanti che ora si preparano a tornare nella “loro” Piazza, ma per protestare.

No allo spostamento del mercato: le motivazioni

«Innanzitutto voglio precisare che quella avanzata dal Comune non è stata una proposta ma un vero e proprio “aut aut”», ci spiega una donna che ha il banco del sabato a Pomezia. «Non c’è stato dialogo, l’ente non ha fornito alternative. In pratica o spostiamo il mercato o non possiamo lavorare. Questo, dopo mesi di “lockdown”, è un atteggiamento inaccettabile per chi è stato duramente colpito dall’emergenza. Non si possono fare ultimatum a chi è in difficoltà economica».

Per gli ambulanti infatti è impraticabile spostare la sede in Via Fratelli Bandiera perché lì, sostengono, non «ci sono proprio i presupposti per lavorare» a partire dalla lontananza con il centro – «saremmo in mezzo al nulla» commentano alcuni – alla «mancanza di servizi» e «all’assenza di parcheggi adeguati». Inoltre si teme un calo nell’affluenza che potrebbe essere, a prescindere, comunque già ridotta per via degli accessi contingentati. 

La posizione degli ambulanti è chiara: riaprire nella sede ordinariamente occupata rimodulando la disposizione dei banchi secondo le direttive anti Covid-19 (altre alternative indicate dai commercianti sono state quelle di Largo Columella e Via Salvo d’Acquisto, ndr). 

«Il mercato, è chiaro, va ripensato secondo le linee guida per garantire la sicurezza di tutti. Siamo disposti anche a ridurre i nostri banchi proprio per garantire il protocollo di sicurezza». 

Ma dal Comune tuttavia non vi sono al momento spiragli d’apertura, un altro argomento che scalda gli esercenti. «A differenza di altri Comuni a Pomezia abbiamo riscontrato la chiusura più totale. Nessun ‘venirsi’ incontro ma solo una posizione rigida senza permetterci di far valere le nostre ragioni». 

Qualcuno si spinge anche oltre: «Sono anni che vogliono mandarci via da lì, adesso, col Coronavirus, si è soltanto presa la palla al balzo».

Sabato grande protesta in Piazza

Se la situazione non cambierà gli ambulanti entreranno in protesta ad oltranza. «Siamo pronti a bloccare il centro cittadino. Siamo 300 famiglie, vogliamo far sentire la nostra voce», ci dicono. Intanto c’è già una data: sabato 23 maggio, alla guida dei loro furgoni (e nel rispetto delle disposizioni sul Coronavirus) gli ambulanti arriveranno in Piazza San Benedetto da Norcia per protestare. «Con noi ci saranno tutte le associazioni di categoria», concludono i commercianti.

La posizione del Comune di Pomezia

L’Amministrazione Comunale, sul tema, replica quanto segue:

«Come già fatto in sede di riunione, si ribadisce l’assoluta impossibilità a riprendere il mercato, totalmente o parzialmente, all’interno della sede ordinariamente occupata», puntualizza l’Ente da noi contattato.

«Le zone indicate come alternative, ovvero “Via Salvo D’Acquisto” e “Largo Columella”, come scritto precedentemente – ribadisce il Comune – presentano criticità logistiche che non permettono lo svolgimento del mercato nel rispetto delle distanze indicate dalle linee guida di sicurezza». 

«Tale posizionamento, infatti, potrebbe portare un grave rischio di assembramento non controllabile in quanto: le sedi stradali da Voi proposte presentano numerosi accessi, alcuni di questi non controllabili in maniera efficace ed efficiente; il numero elevato di accessi non permetterebbe di contingentare il numero di presenti nell’area; ai già presenti operatori commerciali, ai clienti e alle unità di controllo necessarie, si aggiungerebbero persone che nulla avrebbero a che fare con lo svolgimento del mercato in quanto la posizione centrale obbligherebbe i residenti ad uscire dalla propria abitazione e trovarsi già all’interno del mercato, rendendo ancora più difficoltoso, se non impossibile, il controllo degli assembramenti all’interno dell’area mercatale».

«Nelle zone indicate potrebbe configurarsi l’esigenza di raggiungere con mezzi di soccorso a carattere di urgenza persone in isolamento domiciliare, e tale intervento diventerebbe difficoltoso, se non impossibile con il mercato presente nella sede stradale occupata», prosegue il Comune.

Sui vantaggi che invece porterebbe la nuova zona secondo il Comune. «Si precisa inoltre che pur non essendo considerato “centro urbano” il quartiere Nuova Lavinium è il più densamente popolato di tutto il territorio di Pomezia, quindi l’ubicazione in “Via Fratelli Bandiera”  permetterebbe di avvicinarsi allo stesso e collegarsi pedonalmente ad ulteriori due quartieri, ovvero i c.d. “Querceto” (ad alta densità abitativa) e “Colli di enea” (bassa densità abitativa)».

«La zona interessata dallo spostamento ha inoltre a disposizione diversi parcheggi, ed è paragonabile in estensione a quella del mercato nella configurazione attuale».

«In conclusione, ribadisco la Nostra disponibilità a rendere il più possibile agevole la ripresa delle Vostre attività commerciali sul territorio e, con riferimento al mercato di Pomezia, alla riapertura del mercato del sabato sul sedime stradale di “Via Fratelli Bandiera”. Tuttavia, mi trovo costretto a ribadire che la
riapertura del mercato al centro di Pomezia, non sarà effettuata fino al cessare delle misure di distanziamento sociale».

 

 

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