Nel Lazio che si prepara alla riaperture della zona gialla dal 26 aprile la situazione “può definirsi sotto controllo come la scorsa settimana”. E’ questo quanto emerge dalla nostra analisi settimanale con il Professore Ing. Luca Andreassi dell’Università di Tor Vergata.
«Per ciò che riguarda le Province solo Latina registra una piccola oscillazione, ma per il momento è abbastanza contenuta e non è preoccupante», commenta il docente che ci fornisce i suoi consueti grafici. «Anche il tasso di crescita dei contagi nel Lazio è in calo sebbene in misura minore rispetto al dato nazionale», conclude.
I modelli matematici proposti si basano sul “tasso di crescita di contagio”. Al contrario dell’RT fornisce risposte immediate e consente di capire l’efficacia o meno delle restrizioni, cioè “cosa frena e cosa no” il virus. Si considerano inoltre “medie mobili settimanali” per assorbire i dati ridotti della domenica e lunedì quando generalmente si effettuano meno tamponi
Lazio zona gialla dal 26 aprile: il punto
Ieri intanto l’Assessore alla Sanità Regionale Alessio D’Amato ha fatto il punto sulla situazione confermando il trend in miglioramento della Regione. «Il valore RT a 0.78 (calcolato al 7 aprile, ndr), in calo il numero dei nuovi focolai, in calo di 5 punti il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e i posti letto in area medica, entrambi però ancora sopra soglia di allerta. In calo l’incidenza a 140 per 100 mila abitanti. I dati epidemiologici sono coerenti con la zona gialla anche se permane una pressione sugli ospedali».
Anche la situazione negli ospedali è in continuo miglioramento. Ad oggi il tasso di occupazione dei pazienti Covid in terapia intensiva è pari al 33% (-2% rispetto a ieri) con la soglia critica fissata al 30%. L’area medica, ovvero i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia, ha un tasso di occupazione al 34%, prossimo alla soglia del 40%.