La settimana bianca nell’emergenza coronavirus: si potrà sciare quest’anno? Una delle domande più cercate sul web troverà la risposta nella decisione di Bruxelles.
In Svizzera le piste sono già aperte e Italia e Germania sembrano non parlare d’altro, data la stagione invernale ormai alle porte.
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La questione sci è diventata un vero e proprio affare europeo, si cerca infatti una risposta che determini l’apertura o la chiusura su tutta l’Unione. La riposta si cerca in Ursula von Der Leyen, anche se il Presidente Giuseppe Conte, avrebbe già espresso la volontà di tenere gli impianti sciistici chiusi in Italia per evitare di “ripetere l’errore di Ferragosto”.
La situazione europea
La preoccupazione di un’impennata dei contagi, dovuta alle aperture delle piste sciistiche divampa in tutta l’Europa.
Italia e Germania vogliono tenere gli impianti chiusi e sperano che tutti gli altri Paesi dell’Unione facciano lo stesso.
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In Francia, il Presidente Macron, nei giorni scorsi aveva annunciato che da dicembre si sarebbe potuto tornare a sciare, ma al momento sono state bloccate tutte le decisioni ufficiali. L’Austria, dal suo canto, spinge per le aperture degli impianti sciistici e minaccia l’Europa di ridurre i propri contributi al bilancio comunitario.
Le mosse di Bruxelles sono attese da tutta l’Unione.
Il caso Svizzero
Come tutti sanno, la Svizzera non è uno Stato membro dell’Unione europea, seppur persegue una politica europea basata su accordi settoriali bilaterali. Questo comporta un grande rischio per la situazione sciistica, date la possibile scelta autonoma sulla questione.
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Gli italiani sono ospiti abituali della settimana bianca in Svizzera, il rischio che preoccupa tutti è infatti quello che possano recarsi in territorio straniero, compromettendo così l’emergenza Coronavirus.
Non a caso le Regioni italiane hanno proposto a Conte una soluzione che prevede skipass limitati, per evitare assembramenti ma garantire un rientro economico.
I governi dell’Italia e della Germania chiedono all’unisono regole comuni, per mettere a riparo l’intera Europa da una possibile impennata dei contagi.
La decisione spetta ora a Ursula von der Leyen, attenta alla possibilità di gettare nel caos l’intera Unione proprio in questa fase delicata d’emergenza sanitaria.
