E’ stato pubblicato sul sito Epicentro-Epidemiologia per la sanità pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità l’ultimo report – con i dati aggiornati al 20 marzo – sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi al Covid-19 in Italia.
Vengono descritte le caratteristiche di 3200 pazienti deceduti e positivi al Covid-19. Questa è la distribuzione geografica dei decessi:
Come si legge, l’età media dei pazienti deceduti e positivi al Covid-19 è 78,5 anni (mediana 80, range 31-103, Range InterQuartile-IQR 73-85). Il dato sull’età non era disponibile in un paziente. Le donne sono 942 (29,4%). La figura 1 mostra che l’età mediana dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 80 anni – pazienti con infezione 63 anni). La figura 2 mostra il numero dei decessi per fascia di età. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da COVID-19 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 82 – uomini 79).
Coronavirus, le patologie preesistenti dei deceduti
La tabella 1 presenta le più comuni patologie croniche pre-esistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione) nei pazienti deceduti. Questo dato è stato ottenuto in 481/3200 deceduti (15.0% del campione complessivo). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2.7 (mediana 2, Deviazione Standard 1.6). Complessivamente, 6 pazienti (1.2% del campione) presentavano 0 patologie, 113 (23.5%) presentavano 1 patologia, 128 presentavano 2 patologie (26.6%) e 234 (48.6%) presentavano 3 o più patologie.
Coronavirus, i sintomi dei pazienti deceduti
La figura 3 mostra i sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti COVID19 positivo. Come mostrato nella figura, febbre e dispnea rappresentano i sintomi di più comune riscontro, meno comuni sono tosse, diarrea e emottisi. Il 5.7% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero.
Coronavirus, complicanze
L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (96,5% dei casi), seguita da danno renale acuto (29,2%), danno miocardico acuto (10,4%) e sovrainfezione (8,5%).
Coronavirus, terapie farmacologiche
Durante il ricovero, l’84% dei pazienti deceduti COVID-19 positivi assumeva terapia antibiotica, meno utilizzata era la terapia antivirale (54%) e quella steroidea (31%). Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. Nel 18.6% dei casi sono state utilizzate tutte 3 le terapie.
Prima del ricovero in ospedale, il 36% dei pazienti deceduti COVID-19 positivi seguiva una terapia con ACEinibitori ed il 16% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina). Questo dato può però essere sotto-stimato in quanto non sempre dalle cartelle cliniche era possibile evincere la terapia eseguita prima del ricovero.