Si torna a parlare di precariato e tutela del lavoro all’interno della Regione Lazio, in una situazione che sembra esser sfuggita di mano da diverso tempo a questa parte.
Oggi è sceso in piazza il Coordinamento Cittadino Sanità, che organizzando un sit-in sotto la sede di via della Pisana ha voluto manifestare il proprio malcontento sul tentato cambio d’appalto per i servizi Cup e Recup.
Attraverso un volantino, questa realtà ha esplicitato le proprie posizioni: “Il tentativo di cambio d’appalto in corso nei servizi Cup e Recup sta rivelando le disastrose conseguenze per lavoratori e lavoratrici: dal taglio ai salari, all’incertezza occupazionale, passando per clausole capestro. La situazione è aggravata dal modo in cui la regione ha costruito la gara, senza alcuna garanzia reale per i lavoratori, permettendo alle aziende di vincere la gara sulla pelle di chi lavora da anni in questi servizi”.
Continua il Coordinamento Cittadino Sanità: “E’ una vicenda che si inserisce nella questione generale degli appalti e sub appalti nella Sanità che ormai sta diventando esplosiva. Come ad esempio per gli 800 lavoratori in appalto al Policlinico nei settori sanitari, a rischio di licenziamento in tempi brevi a causa della decisione di procedere ad assunzioni sostitutive dei lavoratori in appalto, bruciando così anni di professionalità acquisite sul campo. Proprio la vicenda del Policlinico deve mettere in guardia sulla necessità di individuare reali soluzioni per i lavoratori e le lavoratrici in appalto nella Sanità“.
Proseguono: “Questi lavori oggetto di appalto, che siano sanitari o non sanitari, sono parte integrante del Servizio Sanitario Pubblico. Senza queste lavoratrici e questi lavoratori il sistema collasserebbe. Questo lavoro non dovrebbe neanche essere oggetto di appalto ma al contrario dovrebbe essere internalizzato. E su tutto questo devono essere garantite le lavoratrici e i lavoratori che operano da anni negli appalti, ai quali deve essere garantita continuità lavorativa e di condizioni di lavoro. Per questo è importante che qualunque processo di internalizzazione preveda espressamente l’assunzione di chi oggi lavora negli appalti della Sanità. Senza se e senza ma!”.
Il volantino continua: “La rabbia di lavoratori e lavoratrici si sta facendo sentire forte! In conseguenza di questo la Regione Lazio sta cercando di tamponare il problema cercando risorse aggiuntive da assegnare alle aziende vincitrici della gara. Un bel pastrocchio orchestrato con i soldi pubblici che si limita solo a rinviare il problema senza alcuna certezza per i lavoratori. Ma la forza dei lavoratori e delle lavoratrici è enorme perchè se si bloccano i servizi si ferma tutto il sistema Sanità. Basta essere consapevoli di questa forza e proseguire con convinzione le lotte per determinare l’esito di questa vertenza. Che lo sciopero di oggi sia solo l’inizio di una mobilitazione lunga fino alla vittoria!“.