Il centro commerciale Sedici Pini a Pomezia (Roma) in campo contro la violenza sulle donne con una mostra-progetto nata dalla partnership con l’associazione nazionale D.i.RE (Donne in Rete Contro la violenza). Si tratta di un evento che ha come tematica principale la violenza sulle donne ma osservata dalla prospettiva dei più piccoli, introducendo la tematica tanto delicata della violenza assistita, ovvero quando a subire questa veemenza è una donna con figli, dove quest’ultimi si trovano loro malgrado ad assistere a scene di aggressività ed a subire un disagio e un dolore difficile da dimenticare.
L’evento al Centro Commerciale Sedici Pini: il racconto illustrato “Il Tuffo di Lulù”
Da oggi quindi, 26 gennaio, fino al 30 presso il Centro Commerciale sarà allestita la mostra, incentrata sulla pubblicazione de “Il tuffo di Lulù”, un racconto illustrato, un percorso, che attraversa le varie dinamiche della violenza assistita e le modalità su come uscirne. La narrazione partirà dall’illustrazione della violenza maschile sulle donne, che è la situazione determinante la violenza assistita, per poi entrare nel dettaglio delle conseguenze vissute dai figli e dalle figlie di donne che subiscono maltrattamenti e violenze, con una attenzione particolare alle relazioni che questi bambini e bambine e adolescenti vivono quotidianamente. L’iniziativa è promossa dalla società Savills Italia che ha deciso di legare a questa iniziativa portandola ad un progetto di ampio spettro dove partendo dal mese di novembre 2021 accompagnerà per buona parte del 2022 toccando in tour a staffetta tutti i centri commerciali in gestione.
L’Associazione D.i.RE
La campagna punta a tenere alta l’attenzione sui casi di violenza sulle donne che sono purtroppo in continuo aumento. E la pandemia ha ulteriormente aggravato questo contesto. Secondo i dati Istat sono state 106 le donne uccise nel 2020. Numeri purtroppo ancora mostruosi che mostrano come non si debba arretrare di un solo millimetro nelle campagne di sensibilizzazione. L’Associazione D.i.RE, su questo fronte, è una delle più attive in Italia e conta di 82 Organizzazioni, 109 Centri antiviolenza, 20.015 Donne ascoltate in un anno, 3.009 Attiviste e 157 Case rifugio.