#congiuntifuoricomune o addirittura #congiuntifuoriregione: sono questi i due hashtag che impazzano sui social in queste ore, gli argomenti più discussi dagli italiani. Già, perché se nel Lazio (così come nella Sardegna, nel Veneto, nel Molise e nella provincia di Trento) che è zona gialla si può circolare tranquillamente, nelle restanti regioni d’Italia non si può oltrepassare il limite del proprio Comune di residenza, se non per motivi di urgenza, salute o lavoro. Questo significa che non si possono andare a trovare i parenti, o meglio i famosi “congiunti”, tra cui sono stati inclusi fidanzati e compagni.
I commenti a favore #congiuntifuoricomune
Si presenta quindi lo stesso problema vissuto nel lockdown della scorsa primavera, ma adesso – senza più la speranza di quel forse illusorio “andrà tutto bene” – questa decisione presa dal Governo ha suscitato molti più malumori rispetto a sei mesi fa. Sui social i cittadini si sono ribellati, considerando ingiusta questa regola e fanno confronti con quanto invece stabilito dai Governi del nord Europa, che consentono le visite tra parenti nonostante il lockdown. “Belgio, UK, Austria, hanno permesso di continuare ad avere un contatto con una persona in pieno lockdown e dai dati è emerso che ciò non ha aggravato la situazione. Meritiamo anche noi questo diritto”, cita un internata. “Fossero state realmente 2/3 settimane di lontananza uno lo accettava anche, ma con un governo così imprevedibile e che gioca a twister con le regioni nell’arco di una settimana. imponendo restrizioni su restrizioni senza dare tempo di organizzarsi”, sostiene un utente. “In pratica non posso scegliere un congiunto da andare a trovare fuori Comune con autocertificazione ma posso godere della compagnia dei miei simpaticissimi vicini assembrandomi allegramente all’assemblea condominiale”, dichiara un altro. E poi: “Io non posso vedere il mio ragazzo, che per lavoro fa un tampone al mese, nemmeno per una passeggiata all’aperto perché viviamo a 5 minuti di distanza ma in comuni diversi. Mia nonna, con la demenza senile, può andare in chiesa la domenica. Siete ridicoli”. “Spiagateci l’assurdità delle zone Arancioni! Due fidanzati in comuni limitrofi non si potranno più vedere, mentre intere comitive di amici potranno continuare a farlo nello stesso comune di residenza! Dove sta la logica di questa decisione?”
Nel frattempo è anche nata una petizione, inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso la quale si chiede di poter vedere i congiunti che vivono in un Comune, Provincia o Regione diversa da quella in cui si risiede, inserendo nell’autocertificazione un’apposita voce. Questo perché magari due persone abitano a pochi chilometri di distanza, ma in due Regioni differenti.
I commenti pro decisione del Governo: “Imparate a stare da soli”
Ma c’è anche chi difende la scelta del Governo Conte. “Il gregge non sopporta la distanza dai #congiuntifuoricomune, non per una questione affettiva – che è soltanto una copertura – ma per l’incapacità di stare soli, e forse per la prima volta parlare un poco con se stessi e non temere le risposte che prive del rumore si odono bene”, sostiene un utente. A rinforzare questa tesi un altra persona, che però non specifica se vive in una zona rossa o arancione, oppure se, da fortunato, è in una zona gialla: “Ancora con questa lagna dei congiunti fuori comune ? Vi siete fatti le vacanze chissà dove, i parenti dite di odiarli, poi improvvisamente ora dobbiamo vanificare gli sforzi comuni per i vostri capricci? C’è tanta gente che sta sola, non sarete i primi e nemmeno gli ultimi”. Sulla stessa onda un altro utente: “Basta con questi hashtag. Bisogna essere responsabili. Ora il problema non sono i congiunti che non si possono vedere. Ora il problema è il VIRUS, che c’è e fa danni. Si combatta il virus insieme, ognuno a casa propria. Questa è LA PRIORITÀ!”. E voi da che parte state, pensando che comunque le regole del Governo Conte possono cambiare da un giorno all’altro?