«Sono l’uomo più felice del mondo». Beato Amadeus. Per il conduttore le cinque giornate di Sanremo sono state un trionfo: «Mi sento come un bambino in un parco divertimenti senza che la gioia finisca mai, sembra un sogno che però è realtà».
La conferenza stampa finale di Sanremo 2023 con Marco Mengoni
Visti i chiari di luna sul futuro della dirigenza Rai, alla possibilità di essere rimosso, anche se ha un contratto valido fino al prossimo anno, ha risposto: «Se dovessero mandarmi via, che devo fare? Me ne vado…Se il mio mandato dovesse finire qui me ne vado e conservo 4 anni bellissimi per tutta la mia vita». L’album di immagini che il conduttore si porta dietro è ricco: «La prima fotografia è la presenza del presidente Mattarella.
Noi che ci facevamo il selfie con lui, io e Gianni che scendevamo per la prima volta le scale, un’immagine che non dimenticherò mai. Poi le canzoni, i cantanti, le performance, la libertà che hanno avuto di esprimersi. Ma l’immagine più bella me l’ha data Sanremo e il fiume di persone di tutte le età. La forza della gente zittisce ogni polemica». Il direttore Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta in conferenza stampa traccia il bilancio finale del Festival e tiene a ribadire l’assoluta libertà delle scelte prese, senza nessun retropensiero ideologico: «Non c’è Sanremo se non c’è polemica ma ribadisco per l’ultima volta che il prodotto televisivo è un lavoro che vuole parlare a chi guarda la tv, senza alcun indottrinamento ma portando il miglior prodotto televisivo possibile».
Quindi allarga la riflessione a livello personale: «Le esternazioni politiche fanno parte della natura di una kermesse così importante, ma trovo incivile che si attacchi un dirigente della tv pubblica sul piano personale. Io sono una persona perbene e spero che queste cose siano dimenticate presto». L’ad Rai Carlo Fuortes sottolinea «gli ascolti eccellenti e l’attenzione riservata dai giovani» di un’edizione «destinata a rimanere nella storia della nostra televisione e del nostro Paese». Nella storia ci sono anche i ricavi pubblicitari che hanno superato i 50 milioni di euro (l’anno scorso erano 42) a fronte di una spesa intorno ai 20 milioni di euro.
Le dichiarazioni di Marco Mengoni
Il primo pensiero del vincitore Marco Mengoni riprende il filo di quello che aveva appena detto a caldo sul palco dell’Ariston, con l’immagine dei cinque finalisti, tutti uomini: «Le donne in questo Festival avevano canzoni incredibili, erano esseri quasi mitologici, ci sono rimasto molto male vedendo che nella cinquina non ci fosse neanche una donna, evidentemente dobbiamo andare ancora avanti e cambiare le cose in questo Paese, sarebbe stato bellissimo avere almeno una donna tra noi».
Dopo Sanremo, il tour di Mengoni prevede di fare tappa a Liverpool (per l’Eurovision) e Kiev (per l’invito di Zelensky). I numeri sono super. La serata finale è stata seguita in media su Rai1 da 12 milioni 256 mila telespettatori pari al 66% di share. La media va dalle 21.25 all’1.59 e quindi non comprende né la proclamazione del vincitore, né il momento della lettura della lettera del presidente ucraino Zelensky (la giornata Auditel va dalle 2 di notte alle 2 di notte del giorno dopo, quindi i numeri dei 40 minuti eccedenti — il Festival si è chiuso alle 2 e 40 — verranno comunicati domani). Si tratta per la finale del dato più alto dal 1997, quando il Festival, condotto da Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini fu vinto da Jalisse.
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