Conferenza stampa Conte oggi 3 novembre 2020, attesa per il nuovo discorso del Premier alla Nazione per annunciare le nuove misure di contrasto al Coronavirus. il nuovo Dpcm, come annunciato ieri a Camera e Senato, non prevedrà misure generalizzate ma commisurate al rischio per ciascuna area individuata, con focus particolare sulle Regioni.
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«Il prossimo Dpcm individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione in una specifica fascia avverrà con ordinanza del ministro della Salute», ha dichiarato ieri il Premier nel corso del suo duplice intervento. «Prevediamo limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda, salvo i motivi di esigenze lavorativi, studio, salute e situazioni di necessità», ha poi aggiunto.
Conferenza stampa Conte oggi 3 novembre 2020: le novità del nuovo Dpcm, Italia divisa in tre
L’aspetto principale riguarda la suddivisione dell’Italia in tre differenti fasi di rischio all’interno delle quali saranno inserite le Regioni. Ogni Regione poi, a seconda dell’andamento territoriale epidemiologico, secondo alcuni parametri oggettivi stabiliti e a fronte di un determinato intervallo temporale, potrà passare da una fascia all’altra con conseguente inasprimento o allentamento delle misure restrittive.
A fare da discrimine sarà anche, tra gli altri, il famoso indice Rt: nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70 (95%CI: 1,49 – 1,85). Secondo l’Istituto Superiore di Sanità si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane con valori superiori a 1,5 in diverse Regioni/PA.
L’aumento rapido dell’incidenza è coerente con l’aumento dell’Rt nazionale che attualmente si colloca a 1.7 nel suo valore medio e a 1.49 nel sul intervallo di confidenza minore, indicando un avvicinamento allo scenario 4 (che si manifesta dunque dopo la soglia dell’1.5). «Si conferma una situazione complessivamente critica sul territorio nazionale con impatto importante in numerose Regioni/PA italiane», sostiene l’ISS.
11 le Regioni/PA classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS‐CoV-2. Di queste, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale in quanto non valutabili in modo attendibile perché la completezza del dato di sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni/PA sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.
Regioni rosse, arancioni (o gialle) e verdi: quali Regioni rischiano di più
E’ intuitivo capire la scala di proporzione che verrà usata. Repubblica.it fornisce oggi un riepilogo, sulla scorta di quanto scritto anche dal Corriere della Città nella giornata di ieri, di quali sono le Regioni italiane che rischiano di più.
Regione rosse
Qui potremmo trovare Lombardia, Piemonte, Calabria, forse anche Alto Adige e Valle d’Aosta. Queste Regioni saranno quelle che avranno una stretta più rigida come la chiusura delle attività non essenziali, aperte le scuole solo fino alla prima media. Chiaramente, al momento, mancando il testo definitivo si ragiona ancora nel campo delle ipotesi; le sensazioni tuttavia spingono, almeno inizialmente, per un lockdown in queste aree comunque più “leggero” rispetto alla serrata della scorsa primavera.
Regioni Arancioni (o gialle)
Puglia, Liguria, Campania, forse Veneto, sempre secondo Repubblica, potrebbero rientrare in questa seconda fascia. Rispetto al primo gruppo potrebbero “salvarsi” parrucchieri e centri estetici. Scuole aperte fino alla terza media in questo caso.
Regioni verdi
Ed eccoci all’ultima fascia. Qui finirà il resto d’Italia dove le regole saranno meno severe ma comunque più stringenti rispetto a quelle attualmente in vigore. Tra le ipotesi al vaglio vi è quella della chiusura dei centri commerciali nel weekend, trasporto pubblico al 50%, chiusi, dopo teatri e cinema, anche i musei. E poi il coprifuoco (nazionale): l’orario dovrebbe essere quello delle 21.00 alla fine (oppure un’ora dopo, sembra scartata l’ipotesi invece delle 18). Infine, rispetto alle altre due fasce, potrebbero essere consentiti gli spostamenti tra Regioni ma solo tra quelle verdi.
Conferenza Conte: dove guardare la diretta, data e orario
La prossima conferenza di Giuseppe Conte si avvicina. Conte si collegherà in diretta da Palazzo Chigi per aggiornare sull’emergenza Coronavirus e sulle nuove misure del Dpcm forse già stasera, martedì 3 novembre 2020. Non è da escludere che, per limare tutti i particolari, l’intervento del Premier possa slittare anche a domani.
Quando parla Conte: orario e dove guardare in tv e streaming la conferenza stampa Conte oggi 3 novembre 2020
Il discorso di Giuseppe Conte sarà trasmesso, come di consueto, in diretta tv da tutti i principali canali all news (SkyTg24, RaiNews24 e TgCom24) e online sul canale YouTube di Palazzo Chigi e sulla pagina Facebook di Giuseppe Conte. Potrete seguire la diretta anche sulla pagina de Il Corriere della Città.