Non sono passate inosservate le lacrime della Ministra Teresa Bellanova che ieri sera in conferenza stampa si è emozionata.
‘Da oggi per la scelta che ha fatto questo Governo gli invisibili saranno meno invisibili. Quelli che sono stati brutalmente sfruttati nella campagne o anche nelle cosi false cooperative dove venivano date persone in prestito per lavorare nelle famiglie, come badanti, come colf, non saranno invisibili perché potranno accedere ad un permesso di soggiorno per lavoro e noi li aiuteremo ad essere persone che riconquistano la loro identità, la loro dignità’.
E su questo punto il web si è scatenato. C’è chi ha visto nel pianto tanta umanità e chi, invece, lo ha criticato.
Teresa Bellanova, un passato da bracciante agricola: ‘Ho combattuto, e alla fine ho pianto’
Ed è proprio Teresa Bellanova a spiegare con un post sul profilo Facebook il perché del suo pianto. Ricordiamo che la ministra Teresa Bellanova prima di intraprendere l’attività politica, a soli 14 anni ha iniziato a lavorare come bracciante agricola e che fin da giovanissima si è battuta per sconfiggere il caporalato.
‘E’ vero. Ho pianto. Ho faticato, ho combattuto, e alla fine ho pianto. Hanno accostato le mie lacrime ad altre lacrime: le hanno riportate ad un genere, quello femminile. Io invece ho avuto la forza di piangere – si, la forza – perché ho fatto una battaglia per qualcosa in cui credevo sin dall’inizio, perché ho chiuso il cerchio di una vita che non è soltanto mia, ma è quella di tantissime donne e uomini che come me hanno lavorato nei campi’ – ha spiegato la Ministra.
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