Continuano le polemiche rispetto al “Concorso per il reclutamento di un numero complessivo di 1148 Allievi Agenti della Polizia di Stato”, indetto nel Maggio del 2017. Se il cambio postumo dei requisiti anagrafici e dei titoli di studio necessari per partecipare ha scatenato la voce di coloro che all’epoca avevano le caratteristiche per essere ammessi e adesso si ritrovano tagliati fuori, un’altra faccia della medaglia evidenzia una mancanza ancor più grave.
Il testo del bando
Difatti nel testo del Bando si legge: “Art. 10 Prova d’esame scritta (…) 4. La correzione delle risposte ai questionari e l’attribuzione del relativo punteggio saranno effettuati tramite sistema informatico, utilizzando apparecchiature a lettura ottica. La prova si intende superata se il candidato riporterà una votazione non inferiore a sei decimi. L’esito della prova scritta, non appena disponibile, sarà consultabile dai candidati interessati tramite l’accesso al suddetto sito istituzionale”. Tutto chiaro, dunque, anche qui: per passare la prova scritta, e così accedere alle prove successive, è necessario conseguire un esito non inferiore a sei decimi.
La falla
Tuttavia, anche questa “regola” non sembrerebbe essere stata rispettata. Per i 893 posti disponibili sono state chiamate 3422 persone dalla graduatoria, con uno scorrimento che però si è interrotto alla soglia del punteggio di 9.625. Dunque è stato effettuato un incremento di 1851 posti, per cui sono state chiamate dalla graduatoria 7.003 persone e il punteggio è sceso da 9.5 a 8.870. Successivamente è stato fatto un ulteriore scorrimento, facendo così scendere il punteggio fino a 8.250, per un totale di 7.267 posti in graduatoria. Ma questo non porta a coprire il totale dei disponibili: gli idonei totali sono 981, per un avanzamento di 870 posti ancora usufruibili senza essere finanziati.
Le richieste
Viene richiesto dunque un ulteriore incremento di 2.200 posti oltre agli 870 già usufruibili e finanziati, data la situazione emergenziale, la grave carenza di organico (all’incirca 20000 unità) e l’impossibilità di avvio dei nuovi concorsi. Ripetere un nuovo concorso significherebbe infatti ristabilire e finanziare nuovamente una commissione interna per effettuare gli scritti, con spese enormi per la collettività. Pertanto sarebbe molto più conveniente scorrere una graduatoria già esistente e valida con gli idonei agli scritti, piuttosto che bandire un ulteriore concorso, che rallenterebbe i tempi e richiederebbe un finanziamento aggiuntivo. Usufruire delle graduatorie, inoltre, eviterebbe occasioni di assembramento che potrebbero crearsi nella fase iniziale del nuovo concorso.