Concorso scuola. A partire da quello che sarà il prossimo concorso in vista, presumibilmente nell’anno 2025, ci saranno delle novità da tenere in considerazione. Il Concorso docenti, infatti, non sarà più munito di domande a risposta multipla, così come previste per gli attuali concorsi a cattedra. Ma, al contrario, verranno sostituite da domande a risposta aperta.
Si tratta di una delle novità che saranno introdotte per mezzo del nuovo decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile che prevede la riforma del reclutamento insegnanti. Vediamo insieme qualche dettaglio ulteriore.
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Le novità introdotte dal decreto sulla prova di concorso
Mentre il testo che era entrato in Consiglio dei ministri qualche tempo fa faceva riferimento solamente ad una prova computer based o strutturata, ora arriva un ulteriore cambiamento. Di fatto, il testo che si trova in Gazzetta Ufficiale crea un collegamento tra l’attuale sistema dei quiz prevista fino al 2024 e le nuove disposizioni fresche di stampa. A partire dall’anno 2025, con il sistema a regime, la prova scritta del concorso a cattedra sarà composta non più da domande a risposta chiusa, bensì da quesiti aperti.
I malcontenti sulla prova a crocette
La manovra proviene dalla aule del Governo e, con molta probabilità, potrebbe essere dovuta alle innumerevoli polemiche attorno al concorso scuola secondaria. La prova andata in scena qualche settimana fa, infatti, ha registrato un boom di segnalazioni su diversi errori presenti tre i quesiti, che ha portato inevitabilmente ad un generale malcontento verso questa formula di prova.
Parallelamente, poi, il ministro Bianchi, subito dopo l’approvazione del decreto legge in Consiglio dei Ministri, si è detto pronto ad assumersi la responsabilità della scelta, dichiarando di ”assumersi completamente tutta la responsabilità delle modiche messe in atto”.