Mentre il Lazio è a rischio zona gialla e si inizia a riflettere sui cambiamenti in zona arancione, in Italia delle zone diventano rosse. Si parla di alcuni comuni del Trentino Alto Adige, Regione fortemente colpita dalla nuova ondata del COVID. Il periodo per ora previsto è dal 24 novembre al 7 dicembre 2021. Il presidente Arno Kompatscher interviene per evitare che il virus si diffonda a macchia d’olio e, soprattutto, nella speranza di evitare un crollo per il commercio e il turismo proprio sotto Natale.
Quali sono i comuni in zona rossa
Sono 18 i comuni diventati rossi: San Pancrazio, Ultimo, Caines, Rodengo, Vandoies, Ciardes, Martello, Senales, Castelbello, Naz-Sciaves, Castelrotto, Plaus, Marlengo, Postal, Laion, Ortisei, Funes, Moso in Passiria, Santa Cristina Valgardena, Rio di Pusteria e Rasun Anterselva. Bolzano resiste ancora in zona bianca, ma è ventilata l’ipotesi di cambiare in giallo. L’ordinanza non ha però fermato i mercatini natalizi e lo sci, anche se per accedere a entrambi sarà necessario il Green Pass.
Comuni in zona rossa: l’ordinanza
Per i 18 comuni sono previsti una serie di cambiamenti che riguardano l’obbligo di mascherine all’aperto se risulta impossibile mantenere la distanza di 1 metro. Inoltre coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino, bar e ristoranti chiusi alle 18 e con obbligo di consumazione al tavolo (massimo 4 persone). Chiuse anche piscine, palestre, centri fitness e sportivi, discoteche, teatri e cinema, sospese le prove. Via libera solo per quelle palestre «con presidio sanitario obbligatorio oppure eroganti prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza o prestazioni riabilitative o terapeutiche, solo ed esclusivamente per tali prestazioni». Limitazioni anche all’aperto, dove è consentita l’attività sportiva (non durante il coprifuoco) ma con mascherine e mantenendo una distanza di almeno 2 metri.
Il ritorno delle mascherine obbligatorie
Mascherine obbligatorie sempre, inoltre «sui mezzi pubblici urbani ed extraurbani vige l’obbligo generalizzato a partire dai 6 anni di età di utilizzare come protezione delle vie respiratorie una mascherina FFP2 o equivalente». I parametri previsti per entrare in zona rossa sono stati 3: tasso di incidenza settimanale di 800 casi ogni 100mila abitanti, copertura vaccinale inferiore al 70% della popolazione residente, numero di persone attualmente positive al virus Sars-CoV-2 sopra le 5 unità.