Continua il nostro viaggio quotidiano alla scoperta di storie e curiosità di Roma e del Lazio. Oggi siamo nella Capitale d’Italia e parliamo di qualcosa che ha a che fare con il nome di Roma. Sapete come veniva chiamata Roma dai romani? Scopriamolo insieme.
Dove mangiare nei pressi del Colosseo
Un po’ di storia
Prima di addentrarci in quello che è il focus del giorno, come sempre un po’ di storia. Ci avvaliamo del prezioso aiuto del sito turistico ufficiale del Comune di Roma.
Nel corso dei secoli, la magia di Roma è stata raccontata su carta dalle parole di poeti e scrittori, meravigliosamente raffigurata nelle opere di grandi artisti. Eterna e misteriosa, la Capitale avvolge del resto chi arriva in un piacevole “mal di Roma” che non abbandona, e non è un caso se milioni di turisti si affrettano a lanciare una monetina nella Fontana di Trevi con l’auspicio di tornare a visitarla: perché a Roma, ricordando le parole di Goethe, tutto è come lo si immaginava e tutto è nuovo.
I sette colli e la nascita di Roma (753 a.C.)
Narra la leggenda che la nascita di Roma si debba a Romolo e Remo, i due gemelli figli di Rea Silvia e del dio Marte, abbandonati e allattati da una lupa e infine adottati dal pastore Faustolo e dalla moglie Acca Larentia. Una volta cresciuti, i gemelli decisero di fondare una città: per stabilire chi dovesse governare, si affidarono alla volontà degli dei, attraverso il volo degli uccelli augurali. Dall’Aventino, Remo vide sei avvoltoi, mentre Romolo, dal Palatino, ne avvistò dodici, diventando il primo Re di Roma nel 753 a.C.
Dal Palatino, la città si sarebbe estesa sui sette colli che tutti conosciamo: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio.
Il biondo Tevere
Così veniva chiamato il dio fiume nei componimenti poetici dell’antica Roma, un dio al quale si doveva rispetto e amore. Ma il Tevere era soprattutto una vera e propria “strada sull’acqua”, lungo la quale si svilupparono sin dall’epoca romana grandi porti, definitivamente demoliti nella seconda metà dell’Ottocento con la costruzione dei muraglioni per liberare la città dalle continue inondazioni.
Ai nostri giorni, quel contatto diretto con il fiume si è ormai perso: rimangono però l’amore e il rispetto, la consapevolezza del suo ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo della città. Per non parlare degli scorci di incredibile bellezza che ci regala dai tanti storici ponti, come Ponte Sisto, Ponte Sant’Angelo o Ponte Fabricio.
I beni culturali e storici di Roma
I grandiosi monumenti, le centinaia di chiese e le spettacolari fontane di Roma ne delineano il meraviglioso profilo e la rendono la città con la più alta concentrazione di beni storici, archeologici e architettonici al mondo, con oltre il 16% dei beni culturali mondiali e il 70% di quelli italiani.
Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, è una sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni: nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e alla Basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Cuore della cristianità cattolica, Roma è l’unica città al mondo a ospitare al proprio interno uno stato straniero, l’enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita “Capitale di due Stati”.
I 5 monumenti più visitati di Roma
Sono imperdibili e non possono certo mancare durante la prima visita nella Città Eterna:
Il Colosseo
Il Pantheon
Il Foro Romano e il Palatino
La Fontana di Trevi
Piazza Navona
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Le aree naturali di Roma
Roma è una delle città più verdi d’Europa, uno scrigno d’arte punteggiato da parchi e giardini, ricchi di vegetazione rigogliosa e impreziositi da resti archeologici, sculture, laghetti, fontane e splendide ville. Incantevoli spazi verdi che fanno della capitale una città per tutte le stagioni: dalle magnifiche fioriture in primavera al romantico foliage in autunno, dalle passeggiate rigeneranti in inverno al piacevole relax in estate.
Oltre alle storiche residenze delle più importanti famiglie nobiliari, tra cui Villa Borghese, Villa Doria Pamphilj, Villa Ada Savoia, Villa Torlonia, la Capitale possiede veri e propri polmoni verdi di interesse storico-archeologico e naturalistico, come il vasto Parco Regionale dell’Appia Antica, e suggestivi punti panoramici sulla città, come il Giardino degli Aranci, il Pincio e la Collina del Gianicolo.
Lo stemma e i simboli di Roma
Lo stemma comunale, adottato ufficialmente nel 1884, è uno scudo con fondo porpora, attraversato da una croce greca e dall’acronimo S.P.Q.R. – Senatus PopulusQue Romanus (il Senato e il Popolo di Roma) in caratteri dorati, dominato da una corona d’oro con otto fioroni, di cui cinque visibili.
Nell’immaginario collettivo, Roma è però universalmente riconosciuta e ricordata anche grazie ai numerosi simboli che la identificano. Tra questi, i più famosi sono:
- la lupa capitolina, una statua bronzea raffigurante la leggendaria lupa che allattò i due gemelli Romolo e Remo, conservata nei Musei Capitolini;
- l’aquila imperiale, effigie militare e simbolo della città durante l’antichità, e il leone, animale immagine di supremazia, emblema in epoca medievale;
- il Colosseo, il più grande anfiteatro del mondo romano, riconosciuto, nel 2007, come una delle sette meraviglie del mondo moderno, l’unica presente in Europa;
- la Fontana di Trevi, la più monumentale e celebre fontana al mondo;
- il ”Cupolone”, la cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano, emblema del mondo cristiano che domina tutta la città.
Roma protagonista anche nei modi di dire
Esiste un buon numero di proverbi e modi di dire che riguardano o nominano Roma. Ecco i più famosi:
Quando a Roma vai, fai come vedrai: l’espressione è comunemente usata in situazioni in cui seguire lo status quo sembra l’idea migliore.
Roma non è stata costruita in un giorno: questo proverbio si usa per dire che qualcosa necessita di tempo e pazienza per essere portata a termine, o che comunque, con l’impegno e la meticolosità si ottengono grandi risultati.
Tutte le strade portano a Roma: il proverbio nasce dall’efficiente sistema di stradale dell’antica Roma, su cui si basa buona parte dell’attuale sistema viario italiano. Molte strade partivano da Roma e, se prese in senso contrario, “portavano a Roma”.
A Roma Dio non è trino, ma quattrino: secondo un gioco di parole, a Roma, più che adorare la Santissima Trinità, si adora il dio denaro.
Le principali ricorrenze in città
21 aprile, il Natale di Roma: è la data in cui, secondo la tradizione, Romolo avrebbe fondato la città (753 a.C.). Il 21 aprile si celebra con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.
1 maggio, la festa dei lavoratori. Per celebrare questa giornata si organizza un grande concerto gratuito in piazza di Porta San Giovanni in Laterano, a cui partecipano importanti artisti italiani e internazionali.
2 giugno, la Festa della Repubblica. In questo giorno ha luogo la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia, presso l’Altare della Patria.
29 giugno, Festa dei Santi Pietro e Paolo. In questa data, Roma commemora gli apostoli Pietro e Paolo, patroni della città.
16 luglio, Festa de Noantri. L’evento si festeggia nel Rione Trastevere il primo sabato dopo il 16 luglio, in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo.
Perché ricorre il numero 7?
Il sette ha rappresentato un numero storicamente simbolico per Roma: i sette colli, i sette Re di Roma, i septemviri, i sette magistrati o sacerdoti incaricati di funzioni specifiche, le sette corti dei vigiles, le sette chiese principali della città, le sette lettere della numerazione romana.
Attorno a questo numero così evocativo, abbiamo creato racconti, curiosità e itinerari su lati inediti e originali della città, dei suoi monumenti e della sua storia.
Le sette fontane più curiose di Roma
Sette capolavori XS
Sette chiavi diverse di lettura per conoscere Roma: le biblioteche storiche
Sette chiese per sette arti e mestieri
Sette cose romantiche da fare
Sette opere della Natività: uno sguardo al cuore sacro di Roma
Sette piatti della tradizione per un vero pranzo romano
Sette soprannomi ad arte
Sette strade per sette mestieri
Sette trucchi a regola d’arte: i magnifici inganni
Sette vie dal fascino bestiale
Sette volte donna: lo sguardo femminile su Roma
Sotto il segno di Dante: sette luoghi per rendere omaggio al Sommo Poeta
Sette modi di dire per scoprire Roma e il romanesco
Appellativi di Roma
Vari sono gli appellativi, tutti di derivazione latina, che caratterizzano la Città Eterna. Quelli più noti sono:
Urbs/Urbe (dal latino: “Città”), Roma era ritenuta la città per antonomasia, perché la parola Urbs già la definiva
Caput mundi (dal latino: “Capitale del mondo”), dovuto alla grandezza dell’Impero Romano nel mondo che fece di Roma una delle capitali più potenti nella storia,
Caput fidei (dal latino: “Capitale della fede”) e Città Santa, perché la Capitale d’Italia da secoli è la sede principale del potere della Chiesa Cattolica
Urbs Aeterna (dal latino: “Città Eterna”), dal Libro delle elegie di Albio Tibullo “Romulus aeternae nondum formaverat urbis/moenia.” “Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell’Eterna Urbe”.