È una delle numerosissime fontane che ‘affollano’ Roma. Uno dei tanti monumenti ricchi di storia che si trovano nella Capitale. Stiamo parlando della fontana di piazza Colonna, un’area assai nota, soprattutto in quanto centro degli affari e della vita politica della città. Nella piazza, infatti, sorgono importanti palazzi: Palazzo Chigi, Palazzo Ferrajoli. Se il primo ospita il Governo italiano, l’altro ha una storia che risale alle famiglie Del Bufalo-cancellieri. Sono queste due antichi nuclei familiari che avevano le loro abitazioni nello spazio in cui ora sorge Palazzo Ferrajuolo.
Come si chiama la fontana in piazza Colonna
Ma tornando alla fontana situata al centro della piazza che da tanti viene ricordata semplicemente come la Fontana di piazza Colonna, deve il suo nome al suo progettista: Giacomo Della Porta, i cui disegni sembra siano conservati tutt’ora. Fu realizzata tra il 1575 e il 1577 ed è stata scolpita da Leonardo Sormani.
Il progetto di Della Porta nasce poco dopo il restauro dell’acquedotto dell’Acqua Virgo finalizzato all’approvvigionamento di acqua di alcune delle zone più popolose di Roma e in particolare di Campo Marzio. Con quest’ultimo intervento vennero realizzate anche condotte sotterranee e a seguire una serie di fontane, quella in piazza del Popolo e quelle in piazza Navona e non di meno quella in piazza Colonna.
Il progetto iniziale aveva alcuni elementi che non compaiono ora nel monumento
L’idea era che la fontana fosse il più possibile vicina alla colonna di Marco Aurelio, costruita in onore dell’imperatore romano per celebrare le sue vittorie, forse subito dopo la sua morte. Della Porta pensava di posizionare accanto alla fontana la statua di Marforio, divinità fluviale che si trova ora nel cortile dei Musei Capitolini, ma l’idea non piacque al Papa e, perciò, non se ne fece nulla. Nel tempo quella che era l’idea originaria subì delle modifiche, infatti, nel progetto definitivo era più distante dalla colonna e allineata con via del Corso. Una vasca di forma ovale in marmo portasanta, ornata da fasce verticali con sedici teste di leone in marmo bianco.
Fu restaurata dal Bernini, ma non snaturata
Nel tempo subì anche un intervento di restauro da parte del Bernini. Si è trattato di un’opera che, però, non ha snaturato il monumento. Unico cambiamento è stato richiesto da papa Clemente XI Albani nei primi anni del ‘700 ed è consistito nel posizionamento, sul catino centrale del suo emblema araldico: la stella a otto punte. Un secolo dopo la stella fu tolta così come il catino centrale, dove è stato posizionato quello che vi si trova attualmente e ai lati, ad opera di Alessandro Stocchi, sono stati posizionati due delfini con le code intrecciate e una conchiglia.
Altri i restauri che sono seguiti
Sono seguiti anche altri interventi di restauro. La Fontana di Giacomo della Porta è stata sottoposta a opera di restauro nel 1991 e a seguire anche nel 1999, quando furono svolte attività di riqualificazione della piazza. In entrambi i casi, però si è trattato di azioni che non sono andate a snaturare il monumento.
Nonostante rappresenti un vero e proprio capolavoro dell’architettura romana, vuoi anche solo per la posizione in cui è situata, la fontana di piazza Colonna è spesso sottovalutata e passa inosservata. D’altro canto si trova in un posto strategico per la politica italiana, ma soprattutto nei pressi di piazze molto più imponenti, come piazza del Popolo e piazza Venezia. Sono migliaia le persone che quotidianamente attraversano l’area, siano essi romani o turisti, proprio per la centralità in cui è situato il monumento, poco distante da via del Corso, che rappresenta anche una delle principali strade dello shopping nel centro di Roma. Sono davvero in pochi coloro che si soffermano a osservare con la giusta attenzione la fontana e, forse, ancora meno le persone che ne conoscono la storia.