L’acidità dell’olio
L’oliva d’oliva per poter essere realmente definito di qualità, deve saper rispettare anche precise caratteristiche. Nello specifico tra di queste vi sono un pH prefissato, predisposto da un apposito disciplinare che si rivela fondamentale insieme alla lavorazione, per ottenere una precisa classificazione: vergine, extravergine e lampante.
Nonostante tali accortezze però potrebbe capitare che l’olio diventi acido a causa di una conservazione errata del prodotto.
Per evitare l’insorgere del problema possono venire impiegati alcuni piccoli ma importanti accorgimenti, sia per quanto concerne l’utilizzo casalingo che industriale.
Stando a quanto affermato dal Regolamento CE, all’interno dell’articolo 35 del regolamento del 2001, l’olio extravergine deve vantare un’acidità inferiore allo 0,8%, calcolata in base alla concentrazione presente di acido oleico. Se all’inizio il prodotto risulta conforme a quanto precisato e rispetta tutte le norme relative alla sua produzione con conseguente creazione di un sapore eccezionale, possono venire ugualmente impiegati degli errori durante la conservazione che rischiano di fargli perdere le sue caratteristiche più prestigiose.
I nemici dell’olio di oliva
Esaminando l’olio di oliva appare evidente come questo prodotto sia reattivo e vivo, in quanto costituito da acido grassi mono insaturi.
Quest’ultimi riescono a mantenersi tali per diverso tempo, solamente se vengono conservati adeguatamente al buio, con una giusta temperatura e lontano da ogni raggio ultravioletto.
Nel momento in cui invece l’olio viene esposto alla luce diretta del sole oppure al caldo, le molecole presenti rischiano di combinarsi fra di loro e di generare un sapore fastidioso al palato.
Il problema non riguarda però solamente il gusto ma comprende anche la qualità, in quanto l’olio rischia di perdere tutte le sue capacità antiossidanti, i sali minerali e le vitamine.
Ad essere maggiormente esposti alle alterazioni sono soprattutto i polifenoli e quindi è fondamentale riuscire a conservare l’olio nel modo più corretto possibile, altrimenti si rischia di mettere in tavola un prodotto dalle minime proprietà nutritive.
I metodi di conservazione dell’olio
Osservando i prodotti della Cooperativa Rapolla Fiorente – mediante il sito www.rapollafiorente.it, appare evidente come l’olio di oliva per poter essere davvero di qualità, debba venire conservato prestando attenzione ad alcuni accorgimenti.
L’olio risente soprattutto della luce, dell’aria, dell’umidità, dei LED e della temperatura. Tutti questi fattori devono così essere tenuti il più lontano possibile dal prodotto altrimenti potrebbe divenire acido.
Naturalmente il processo di acidificazione non avviene in pochi minuti ma riguarda la modalità di conservazione nel lungo periodo.
In particolar modo per quanto concerne l’aria, sarebbe bene evitare di eliminare totalmente anche i pochi millimetri di spessore presenti tra il coperchio e l’olio, per evitare di consumare un prodotto esausto.
L’olio di oliva 100% italiano viene conservato poi aggiungendo azoto e gas specifici per assicurare di mantenere inalterato un prodotto di prima qualità.
Spesso non è necessario dare avvio a tali procedimenti, soprattutto per quando concerne l’olio che deriva dalla migliori eccellenze e non rischia di restare molto tempo all’interno degli scaffali del supermercato.
Per godere di un buon olio di oliva bisognerebbe evitare sempre di usare erogatori a beccuccio o ampolle, preferendo invece la bottiglia.
La temperatura ideale per la sua conservazione è compresa tra i 14 e il 17 gradi e quindi l’olio non va disposto in frigorifero.
I vari utilizzi dell’olio di oliva
L’olio di oliva in cucina può venire impiegato in diversi modi.
In primis risulta perfetto per condire le pietanze a crudo, grazie alla sua particolare caratteristica di saper esaltare al meglio ogni sapore degli ingredienti.
Il prodotto può venire impiegato però anche per le cotture brevi o lunghe oppure addirittura per friggere.
Consigliato l’olio di oliva è inoltre per i piatti cotti al forno in quanto è in grado di arricchire di sapore soprattutto pietanze come il pesce e verdure.
Sempre l’olio può venire utilizzato in cucina infine apposto del classico burro, per rendere un dolce più salutare e meno calorico. Il risultato sarà una creazione soffice, molto digeribile e super profumata.