Covid e influenza, quante volte ci è capitato di confonderli? Per certi aspetti i sintomi delle due patologie si assomigliano, aspetto questo che crea non poca confusione. Tuttavia, fra di essi vi sono delle differenze sostanziali.
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Covid e influenza, lo studio di Lancet
A chiarire le differenze che intercorrono tra le due patologie è è un’articolo pubblicato sulla rivista scientifica Lancet e eloquentemente intitolato: “Il Covid 19 non è l’influenza’. In primis, le differenze si riscontrano per quel che riguarda contagiosità e complicanze. Lo studio di Lancet se per un verso mette in evidenza l’analoga sintomatologia tra covid e influenza — tosse, febbre mal di gola, dolori muscolari, naso che cola — per l’altro ne evidenzia gli aspetti nuovi come la perdita di gusto ed olfatto. Sintomi quest’ultimi che tuttavia con l’ingresso in scena di Omicron di sono attenuati.
In entrambi i casi, i sintomi compaiono qualche giorno dopo il contagio. Ad essere diversi i tempi di incubazione: 2-4 giorni per l’influenza, dai 2 ai 14 in caso di Coronavirus. Invece, per quel che riguarda la circolazione, entrambi i virus si diffondono per via aerea attraverso i famosi ‘droplets’, goccioline emesse parlando, tossendo o starnutendo.
Contagiosità e complicanze
Per quel che riguarda invece la contagiosità, il Covid-19 è molto pù contagioso rispetto all’influenza. Differenti anche le conseguenze dopo la guarigione che con il Covid possono manifestarsi anche a lungo termine. In particolare, il coronavirus aumenta il rischio di infarto al 62% così come quello di coaguli nel sangue e nelle arterie. Tra le conseguenze post Covid anche la sindrome antinfiammatoria multisistemica riscontrata sia nei bambini sia negli adulti.