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Civitavecchia: 46enne sequestrato, massacrato di botte e rapinato. Ma la sua versione non convince

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incidente gra

Tutto è iniziato attorno alle 16.30 di domenica 03 novembre, quando un 46enne, di Santa Marinella viene soccorso e trasportato da un’ambulanza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia con ferite al volto ed una frattura delle ossa nasali.

L’uomo racconta ai sanitari di essere stato prelevato con la forza da tre malviventi, sconosciuti e incappucciati a bordo di una BMW che dopo averlo fatto salire a forza sul mezzo lo hanno trasportato in una zona isolata e, dopo averlo brutalmente malmenato e rapinato di 600 euro, lo hanno abbandonato in aperta campagna allontanandosi a bordo del veicolo.

I sanitari, vista la gravità di quanto accaduto all’uomo hanno subito allertato i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Viale della Vittoria, diretto da Paolo Guiso che, giunti in ospedale per verificare i fatti e raccogliere ogni elemento utile all’identificazione dei rapitori, lo hanno  sentito in merito a quanto gli era successo poco prima. Il racconto del 46enne è apparso, agli investigatori, lacunoso e contraddittorio.

La ricostruzione dei fatti

Pertanto, dopo aver sentito la testimonianza della vittima, gli inquirenti hanno effettuato un sopralluogo sul luogo dove l’uomo è stato soccorso e, ripercorrendo il tragitto tra il posto dove ha raccontato di essere stato prelevato e quello dove si sarebbe consumato il pestaggio, hanno individuato la presenza di numerose telecamere del servizio di videosorveglianza comunale.

Gli agenti, con il supporto della Polizia Locale di Santa Marinella, hanno immediatamente visionato le immagini individuando la BMW, indicata dall’uomo, che transitava proprio negli orari emersi durante il suo racconto. Da un’attenta visione delle immagini, i poliziotti, sono riusciti a risalire alla targa del veicolo che, dagli accertamenti effettuati, è risultata di proprietà di un santamarinellese di 55 anni, rintracciato poco dopo presso la sua abitazione.

L’uomo, accompagnato negli Uffici del Commissariato, ha dapprima negato le proprie responsabilità, ma di fronte alla ricostruzione degli agenti, ha ammesso quanto accaduto, negando però di aver commesso la rapina. Dalle immagini, i poliziotti hanno riscontrato la presenza, all’interno del veicolo, di un altro uomo, individuato in brevissimo tempo dagli agenti, un 39enne anch’egli di Santa Marinella, che dovrà rispondere assieme al 55enne di concorso in sequestro di persona e lesioni. Le motivazioni del gesto non sono ancora chiare agli investigatori, ma dalla ricostruzione  dei fatti e dalle testimonianze raccolte, il gesto sembrerebbe legato a vecchi dissapori tra i tre conoscenti.

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