Quasi un anno fa veniva sgomberata l’area F del campo rom di Castel Romano e l’amministrazione, dalla sindaca Raggi al primo cittadino di Pomezia, era fiduciosa perché quello significava un primo passo in avanti. Contro il degrado, il vandalismo e i roghi tossici che gli abitanti di quelle zone, purtroppo, conoscono bene. Un piccolo passo perché ora il campo nomadi chiude sì, per lo sgombero totale ci vorranno circa 8 mesi perché tutto si concluderà, salvo imprevisti, nel mese di novembre: il Campidoglio, infatti, ha da poco concluso una gara d’appalto. L’obiettivo? “Sostenere percorsi di inclusione sociale della popolazione presente nel villaggio attrezzato così da consentirne il superamento“.
Chiude il campo rom di Castel Romano
Nell’insediamento, attualmente, vivono 128 nuclei familiari, quindi circa 570 persone che entro novembre dovranno andare via dal campo rom. Lì dove ormai hanno creato la loro ‘casa’ da anni. L’appalto prevede la regolarizzazione dei documenti di chi abita lì e l’inclusione nel mondo del lavoro, anche mediante tirocini e corsi di formazione perché il progetto è quello di ‘inclusione sociale’. Dal lavoro per gli adulti alla scuola per i bambini rom e sinti.
Lo sgombero dell’area F
Era il 25 marzo dello scorso quando l’area F del campo rom di Castel Romano veniva sgomberata. Gli agenti della Polizia Locale avevano provveduto a identificare e allontanare le persone (tra queste anche molti bambini) che vivevano ancora lì. Quello che è certo è che i rom, da assegnatari, sono stati trasferiti nelle abitazioni di edilizia pubblica. “La nostra strategia è chiara: pugno duro contro chi delinque, e assistenza per chi ha bisogno realmente di aiuto” aveva dichiarato ormai l’ex Sindaca di Roma, Virginia Raggi. Ora la gara d’appalto, la chiusura delle offerte l’11 marzo e pochi mesi per mettere a punto il piano. Per sgomberare sì, chiudere definitivamente il campo rom, ma anche per includere e accogliere.