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Chef Velia De Angelis: quella volta che Denzel Washington mischiò la Cola col vino

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Chef si è nell’anima e Velia De Angelis ha l’arte di confezionare piatti che suscitano lo stupore e la delizia dei comuni mortali, soprattutto quando lei li pubblica sui social facendoli occhieggiare da una cucina casalinga, semplice e bellissima.

Sa di tradizione e meraviglia la cucina di Velia, di spianatoie in vecchi casolari di campagna, col camino e il gatto che dorme sulla sedia di paglia a contrasto con la perfezione delle leccornie gourmet che prepara. Di una simpatia immediata e familiare, oltre che di grande sensibilità e dolcezza, la bionda giovane Chef ha oltretutto un carisma eccezionale che unito alla bravura le ha permesso di portare il suo talento negli Stati Uniti, fondare una scuola di cucina ed inaugurare un suo locale nella città dove vive, la storica e artistica Orvieto.

Ma ciò che l’ha resa famosa al grande pubblico è stata, tra le varie, una trasmissione di successo che si intitolava “Chef per un giorno”, in onda su La7: Velia e la sua squadra di chef preparavano i piatti di un artista ignoto al pubblico presente in sala e alla giuria di qualità pronta a degustare. 

E’ impossibile non sentirsi attratti da Velia, talmente brava, poliedrica e ‘viva’, e così l’abbiamo incontrata per conoscere qualcosa in più di lei. E per farci svelare qualche ricetta di Nonna Marsilia!

Un’italiana in Uk con Nonna cuoca umbra; Velia e una cucina come regno 

Velia tu sei una grande Chef; parlaci di te. Chi è Velia? Quando hai cominciato a cucinare per poi diventare Chef?

Velia è una donna semplice che nonostante gli studi diversi intrapresi alla fine si è ritrovata in cucina. A metà degli anni 90 quando mi sono trasferita nel Regno Unito per studiare l’inglese non avevo molta scelta sui vari lavori. Per pagarmi gli studi ripiegai come lavapiatti ed essendo italiana con una nonna cuoca alle spalle non passarono inosservati certi miei interventi in cucina. Fungevo spesso da jolly. E riscoprire la mia passione innata per la cucina fu una bella sorpresa

Diventare Chef professionisti

Che scuola dovrebbe fare una persona che vuole diventare chef?

Certamente è consigliabile intraprendere scuole specifiche come istituti alberghieri, dedicandosi poi a stage nei vari ristoranti o strutture alberghiere. Bisogna spaziare molto ed essere curiosi, restando sempre affamati di apprendere nuove cose. Questa è già una buona base partire.

Creatività e talento, le doti dello Chef

Quali sono le manovre basi di un cuoco? E gli utensili che non devono mancare nel kit del giovane Chef?

Più che di manovre parlerei di altro: io le chiamo doti.
Creatività e talento. Accuratezza e precisione nel lavoro. Forti capacità organizzative e gestionali. Resistenza allo stress e alla fatica. I coltelli che non devono mancare, pinze e termometri anche se io senza minipimer e carta da forno non esco da casa tranquilla.

“Chef per un giorno” e la tv

Qual è il piatto con il quale hai conquistato la stima di qualcuno importante come la mitica Fiammetta Fadda di “Chef per un giorno”? Raccontaci quella esperienza:
com’era il dietro le quinte?

 Fiammetta è una donna colta e fine, una grande gourmande e a ‘Chef per un giorno’ i menu erano decisi dal vip di turno. Non era semplice, a volte, far piatti soddisfacenti per il palato dei giudici.

Per noi che lavoravamo in squadra era fondamentale condividere opinioni ed aiutarsi per portare a termine la puntata.
Si iniziava la mattina e finivamo a sera inoltrata. Cercare di ingannare i giudici affinché non riuscissero a capire chi ci fosse dietro quel piatto era esilarante. Il divertimento era assicurato. Poi arrivava il giudizio di Leonardo Romanelli, più carnale e terreno. Un piatto al di là della presentazione deve essere mangiato con gusto. Fiammetta era la più critica ed eterea mentre Leonardo era più attento all’abbondanza e sostanza.

Morgan e il suo menù dedicato alla Destra e alla Sinistra

Chi fu secondo te il personaggio memorabile di quella edizione televisiva?

Fu Morgan. Col suo menu diversificato in “povero e ricco”, di destra o sinistra.
Giorni prima eravamo intenti a pensare alla sua proposta di menù, per essere pronti ad affrontare una prova dove la scelta offerta ai commensali-giudici sarebbe stata doppia. Fu una serata memorabile, cinque cappelli meritati, il massimo punteggio.
Ricordo con affetto e ammirazione Vladimir Luxuria, Marco Marzocca, Gabriele Cirilli, Claudia Pandolfi. Noi abbiamo spaziato in tutti i campi… Non ci siamo fatti mancare nulla, come si suole dire.

Velia De Angelis e quella volta che Denzel Washington mise la Coca Cola nel vino buono 

La persona più famosa per cui hai cucinato chi è stata? Cosa gli/le hai preparato?

Cucinare per la nipote della Queen Elisabeth. Non sapevo fosse lei se non a fine serata. Avevo notato molta discrezione intorno e non mi sono permessa di fare domande. Anche questo fa parte del nostro mestiere.
L’ho conquistata con piatti semplici umbri, spaziando dalle paste fresche fino al dolce e dolcetto (se ci sono bimbi piccoli li rendo partecipi). Quando sono andata via le ho detto di salutare nonna come se fosse la mia.

Ricordo invece la discussione avuta con Denzel Washington perché aveva aperto una bottiglia di vino importante chiedendo di metterci la Coca Cola.

Velia e l’arte di tirare la pasta

Qual è il piatto che ti riesce meglio?

Amo preparare le pasta fresca di ogni tipologia, i lievitati che sento scorrere nelle vene in ogni passaggio.

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La ricetta di Nonna Marsilia

Ci regali una ricetta facile per i nostri lettori?

Ripeto sempre la ricetta umbra di Nonna Marsilia anche se alleggerisco, addolcisco il tiro!
Ecco gli ingredienti: 

-1 confezione di fegatini e cuori di pollo (300/400 gr)
-2 salsicce fresche umbre
-50 gr di crudo in una sola fetta
-1 costa di sedano + 1 carota + ½ cipolla piccola
-1 mela
-1 limone
-1 cucchiaio di capperi sotto sale
-1 acciuga salata
-1 foglia d’alloro + qualche foglia di salvia
-1 cucchiaio di olio evo
-1 ricciolo di burro
-1 bicchierino di brandy + o un bel passito male non fa!
Se adorate l’aceto provate quello di mele, non troppo coprente.
-3 fette di pane ammollate in aceto.

Pulite, lavate e tagliate in grossi pezzi le verdure… Mettete il burro e l’olio in un pentolino, fate scaldare, unite tutti gli odori sopra descritti poi aggiungete le interiora e fate rosolare. Sfumate col brandy. Qui mettete la buccia di limone a pezzi grossi. Io a volte lo taglio a metà (prima spremetelo) unite la mela priva di semi. Portate a cottura aggiungendo anche la salsiccia sbriciolata, ci vorrà una mezzora circa (in alcune ricette ho letto 10 minuti ma non ci credo). E’ pronto quando il fegato è morbido. Quando mancano 5 minuti alla fine aggiungete il pane bagnato con aceto o vino, qui a gusto.

Trasferite tutto nel mixer, eliminando l’alloro, limone (la mela sarà distrutta) azionate fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. Spalmate su fette di pane umbro o toscano. Si conserva in frigo qualche giorno coperto con un goccio di olio ma non servirà: finirà subito.

Il tocco magico dello Chef

La chicca finale? Una volta che ha riposato in frigo e si è ben fermato, provate a fare delle palline grandi a vs gusto. Una via di mezzo e non una polpetta.
Passatele nella granella di nocciole e fate riposare in frigo.
Per un antipasto diverso, fuori tempo e luogo come le fiabe avrete un Rochè di fegato da presentare con un caldo pan brioche. Io ho unito anche scaglie di cioccolato fondente 100%.
Sono piccolezze però credetemi ne vale la pena!

Il libro di ricette di cucina e di vita della Chef

Velia, ci racconti qualche progetto al quale stai pensando?

Al momento causa Covid-19 noi rimaniamo in attesa di ripartire ma qualche progetto c’è. Scrivere un libro dove non è detto che ci siano ricette di cucina ma anche ricette di vita per vivere meglio questo nuovo periodo di transizione.

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