Potrebbe esserci l’ombra della Challenge stile horror dietro al suicidio del ragazzino di 11 anni che si è lanciato dal decimo piano del palazzo in cui viveva a Napoli. Il bambino, prima di saltare nel vuoto, avrebbe lasciato – come riporta Fanpage.it- un messaggio ai genitori: ‘Vi chiedo scusa, devo seguire l’uomo nero, con il cappuccio’. Ma chi è l’uomo nero? E cosa ha portato l’11enne a suicidarsi?
Di Challenge pericolose, purtroppo, sui social se ne sono viste tante. E a cadere nella trappola sono sempre più i giovanissimi. Dalla folle moda di lanciarsi sulle auto in corsa al ‘rompicranio‘. Per non parlare poi delle immagini inquietanti di Samara che hanno fatto il giro dell’Italia o del ‘gioco macabro’ Blue Whale che avrebbe portato molti ragazzi a compiere atti di lesioniamo e – in alcuni casi – avrebbe condotto anche al suicidio.
Ora, si parla di un’altra figura, un personaggio immaginario. Si tratta di Jonathan Galindo, questo è il nome del profilo di un uomo con un cappuccio nero. Un’immagine rubata al videomaker americano conosciuto sul web come Samuel Catnipnik e che, somiglia molto al personaggio della Disney Pippo. Samuel Catnipnik ha immediatamente preso le distanze da quella che sembrerebbe essere una terribile Challenge: “Ciao a tutti. Questa follia di Jonathan Galindo sembra terrorizzare moltissimi giovani impressionabili. Le foto e i video sono miei del 2012-2013. Erano per il mio strano divertimento allora, non per qualche moderno cercatore di brividi che cerca di spaventare e intimidire le persone” – ha scritto su Twitter.
If you get some message from anyone starting up some game, do not engage them. Do not let them into your life. This world has enough real problems, and suffering or dying for someone's cheap pleasure should noy be one of them.
— Dusky Sam (@DuskySamCat) July 3, 2020
Sarebbe proprio Jonathan Galindo – fenomeno molto conosciuto in USA – a chiedere le richieste di amicizia ai giovanissimi, per poi sottoporli a sfide pericolose. Il gioco sembra essere tanto semplice quanto rischioso: a chi accetta la richiesta di amicizia viene inviato un link che propone di entrare nel gioco così da iniziare le sfide.
Sui social, ora, si rincorrono gli appelli delle madri. E di messaggi del genere ce ne sono a bizzeffe: ‘Attenzione, controllate i computer, i cellulari e i social dei vostri figli. C’è un brutto gioco che gira. Controllate tutto. Jonathan Galindo, un uomo con un cappuccio nero che somiglia a Pippo della Disney, manda richieste di amicizia. Prendete provvedimenti, con la scusa dei giochi e delle sfide convince i bambini a fare cose pericolose’.
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