“Cassazione conferma aggravante mafiosa a clan Fasciani. Noi a fianco di cittadini onesti. Istituzioni unite vincono” – così ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter, la decisione della Suprema Corte che ha respinto i ricorsi di 10 dei 12 imputati confermando le sentenze dell’Appello bis, che aveva reintrodotto la mafia. Il collegio giudicante presieduto da Giovanni Diotallevi ha disposto un processo d’Appello per Mirko Mazzoni ed Eugenio Ferramo per la revisione del trattamento sanzionatorio.
Tra gli imputati anche il boss Carmine Fasciani, la moglie Silvia Franca Bartoli e le figlie Azzurra e Sabrina. Oltre 27 anni di reclusione per Carmine Fasciani, 12 anni e 5 mesi alla moglie, 11 anni e 4 mesi alla figlia Sabrina e 6 anni e 10 mesi alla figlia Azzurra, 10 anni e 5 mesi ad Alessandro Fasciani, 8 anni e mezzo a Terenzio Fasciani, 25 anni a mezzo a Riccardo Sibio, 13 anni e 3 mesi a Luciano Bitti e 13 anni a John Gilberto Colabella.
In tutto sono state comminate condanne per oltre 160 anni di carcere per reati, commessi a vario titolo.
“È una sentenza storica, per la prima volta è stato affermato in modo chiare che a Roma c’è stata e c’è mafia. Per iniziare la cura bisogna riconoscere la malattia. Adesso Ostia può voltare pagina e alzare la testa” – ha dichiarato Virginia Raggi, presente in aula, subito dopo la lettura della sentenza della Cassazione che ha riconosciuto il clan Fasciani come un’associazione a delinquere di stampo mafioso.