Si è svolta ieri pomeriggio presso Ostia Nuova l’assemblea pubblica organizzata dall’Unione Inquilini, che ha riunito tantissimi residenti del quartiere per parlare del problema delle Case Armellini.
Il dibattito ha preso parte presso l’Istituto Professionale CIOFS di via Marino Fasan 58, alla presenza di Fabrizio Ragucci (segretario romano dell’Unione Inquilini).
Ragucci è intervenuto anzitutto mettendo in luce le difficoltà sulla questione delle Case Armellini, che rischia di mettere in stato di sfratto tantissime persone che vivono il quartiere di Nuova Ostia: una possibilità che si è fatta più concreta ieri, dopo che il Comune di Roma Capitale ha avallato l’idea di far affittare ad Armellini 500 appartamenti e mandare via e mandare via gli inquilini entrati in quegli alloggi attraverso l’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica). Una manovra questa che destinerebbe dentro Nuova Ostia alcune famiglie attualmente destinate nei residence comunali, cui il Comune in questo modo inserirebbe all’interno delle case popolari.
L’Unione Inquilini ha chiesto il sostegno dei cittadini per affrontare istituzionalmente la causa delle Case Armellini, proponendo alle persone un documento di 4 punti:
- Un’analisi certificata che dimostri la stabilità degli edifici di Armellini, attua a favorire l’acquisto degli stabili da parte del Comune di Roma Capitale;
- Chiarimenti sul costo degli immobili di Armellini e quanti il Comune di Roma Capitale ne vuole acquistare realmente;
- La condizione della manutenzione ordinaria sugli stabili, dove serve chiarire chi se ne farà carico – calcolando che gli stabili sono malridotti – e dove verranno alloggiati i residenti che devono abbandonare temporaneamente i propri stabili per gli interventi del caso;
- Garanzia per occupanti irregolari, dove si necessità una nuova legge della Regione Lazio che disciplini il loro caso nella questione dell’emergenza abitativa.