Incubo per rinnovare la Carta d’Identità Elettronica a Roma: gli Uffici Anagrafe organizzano appuntamenti anche a distanza di un anno
C’è un oggettivo problema con gli uffici di Roma Capitale. Lo dimostra la situazione attorno alle Carte d’Identità, dove i cittadini ormai vedono degli appuntamenti anche a distanza di mesi per poter rinnovare o semplicemente ricevere il documento. Se la problematica si è acuita soprattutto negli ultimi anni, coi recenti problemi dell’Ufficio Anagrafe sembra che la situazione sia completamente sfuggita di mano.
Appuntamenti dopo un anno per rinnovare la Carta d’Identità a Roma
La situazione è raccontata questa mattina sulle pagine de Il Corriere della Sera. I residenti romani, senza distinzione di classe o amicizie istituzionali, vedono tempi di attesa quasi biblici per rinnovare la Carta d’Identità Elettronica. Oggi un appuntamento potrebbe essere dato anche a distanza di 12 mesi, per la disperazione di quei residenti che non possono attestare la propria identità attraverso altri strumenti di riconoscimento: in questo caso il Passaporto o la Patente di guida.
Residenti guardano ai Comuni della Provincia di Roma
La soluzione che stanno valutando alcuni residenti, ovviamente se ci sono le possibilità per richiedere la Carta d’Identità Elettronica, è quella di appellarsi ai vicini Comuni fuori al territorio di Roma. Parliamo delle zone di Tivoli o Fiumicino, dove con una piccola sovrattassa i residenti cercano di reperire il Documento d’Identità in tempistiche più ragionevoli in confronto agli Uffici capitolini. Una richiesta che sta portando molti introiti ai Comuni che offrono questo “aiuto”, ma che potrebbero presto cambiare linea su questo servizio: infatti, in diversi casi sarebbe emerso come determinate realtà comunali stampano più CIE per i non residenti piuttosto che i propri cittadini.
Le parole dell’ex assessore Antonio De Santis: “Funzionava meglio con la sindaca Raggi”
Su Facebook, la situazione capitolina è stata commentata dal consigliere comunale Antonio De Santis. “Quando ero assessore al ramo portammo i tempi d’attesa per il rilascio della CIE a 10 giorni e nel periodo peggiore, col Covid e gli uffici dimezzati, contenemmo i tempi d’attesa in tre mesi – spiega l’ex assessore sotto la sindaca Virginia Raggi -. Nonostante ciò, gli attacchi all’Amministrazione e ai lavoratori di Roma Capitale arrivavano praticamente da ogni parte. Oggi invece per avere un appuntamento serve spesso più di un anno: un tempo inaccettabile”.
“Con un danno evidente per i cittadini e, di conseguenza, per i dipendenti che si trovano in grande difficoltà nella gestione delle richieste e della rabbia – dice De Santis -. Nei fatti, chi all’epoca era impegnato a dare dell’incapace a chi governava, oggi non sa più che pesci prendere. Il passato è passato, si dirà, ed è per questo che chi governa la città dovrebbe concentrarsi sul presente e, soprattutto, sul futuro: se non si interviene immediatamente per risolvere il problema, le prossime date disponibili per la CIE saranno fissate ben oltre la fine della sindacatura di Roberto Gualtieri“.