Una presunta truffa da più di un miliardo e duecentomila euro. E’ su questo argomento che il prossimo 11 novembre la dott.ssa Maria Clementina Forleo, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, dovrà decidere se rinviare a giudizio varie associazioni e persone, tra cui spiccano i nomi di Virginia Raggi e Maria Elena Boschi.
Tutto è nato dalla denuncia presentata dal sindacato “Nazione Rom” alla Procura della Repubblica. Ed è lo stesso sindacato che adesso, attraverso una nota stampa che riportiamo integralmente, che ricostruisce la vicenda.
“La sera del 27 settembre 2017, il programma televisivo “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa su Rai 1, trasmise un reportage da Castel Romano, il più grande campo Rom d’Italia e d’Europa, posto nella periferia sud di Roma Capitale, verso Pomezia, sulla Pontina, 15 chilometri dopo l’Eur”, inizia la nota del sindacato dei rom.
“I delegati del Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminnanti Odiseo Cizmic, Alija e Sabaheta Hamidovic, denunciarono drammatiche condizioni sanitarie – prosegue il comunicato – Per sostenere le loro ragioni, Associazione Nazione Rom (ANR) fece presentare una interrogazione parlamentare urgente, con la quale si evidenziava, come da giugno 2017, a Castel Romano, fossero conclamati 70 casi di scabbia, leptospirosi, epatiti, leucemie e negli ultimi 5 anni morte 63 persone. Gli impianti fognari costruiti da Roma Capitale, esplosi, furono messi sotto sequestro dalla Procura di Roma.
Con interrogazione parlamentare, presentata da Stefano Fassina e Giulio Marcon, è iniziata ad emergere la verità sui Fondi Strutturali Europei. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Governo Renzi) firmò, il 10 novembre 2017, gli atti di risposta che contenevano documentazione trasmessa da Maria Elena Boschi Sottosegretario di Stato e responsabile di UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e del Direttore del Ministero del Lavoro Raffaele Tangorra, Autorità di Gestione del PON inclusione 2014 – 2020, programma operativo nazionale finanziato con 1 miliardo e 250 milioni di euro per assicurare inclusione a senza fissa dimora, Rom Sinti Caminanti (RSC).
Questi atti vennero portati da ANR, alla Guardia di Finanza di Pontassieve e da questa trasmessi alla Procura della Repubblica di Roma. I Fondi Strutturali Europei ricevuti dall’Italia per il periodo 2014 – 2020, denaro messo nelle mai di Governo, Regioni e Comuni, ammontano in tutto a sette miliardi di euro”.
“Con la denuncia contro Maria Elena Boschi ed il Sindaco Virginia Raggi – spiegano dall’ufficio stampa di “Nazione Rom” – si chiedeva l’apertura di un processo sulla truffa anti Rom relativa ai Fondi Eu. L’Italia ha varato una Strategia Nazionale di Inclusione per RSC rispondendo a precisi impegni presi in Commissione Europea. La “governance” che doveva nascere dall’applicazione di questa Strategia è gravemente violata in tutto il paese.
A Roma Capitale è nato addirittura un Tavolo di Inclusione RSC senza RSC. E’ il “capolavoro” di Virginia Raggi con la piena ed assoluta complicità del Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi, responsabile, all’epoca, dell’applicazione e monitoraggio della Strategia e degli Accordi Eu.
Dalla Commissione Europea è arrivato denaro per inclusione, casa, lavoro, scuola e salute. Il Ministero del Lavoro ha dato al Sottosegretario di Stato Boschi ed ad UNAR, la cifra di 14 milioni e 400.000 euro per garantire la prevenzione sanitaria nei campi Rom, ma ad oggi, non è arrivata una sola aspirina.
Con i fondi, forniti a Governo e Città Metropolitane dovevano essere messi in piedi, progetti di inclusione scolastica per ben “settantotto” studenti RSC che abitano nel Camping River, a Salone e Castel Romano. Nessun bambino ha visto realizzarsi un solo progetto. Non solo, i bambini del River vennero violentemente sgomberati da Matteo Salvini e Virginia Raggi il 26 luglio 2018 e messi sulla strada insieme ai propri genitori.
RSC sono inoltre esclusi dai COMITATI DI SORVEGLIANZA dei FONDI EUROPEI, gli organismi nati per controllare l’uso del denaro europeo: 62 Comitati di Sorveglianza istituiti, ai sensi del regolamento Eu 1303/2013, relativi ai Fondi Strutturali, PON Inclusione 2014 – 2020, PON Metro 2014 – 2020, ed ai Regionali FES, FESR, FEASR”.
Ma, a quanto detto dal sindacato, non finisce qui.
“Successivamente ANR ha denunciato all’ Autorità Nazionale Anticorruzione un’altra (presunta, ndr) truffa promossa dal Sottosegretario di Stato Boschi, per aggirare la corretta applicazione della Strategia: l’istituzione di una Platform per RSC: uno pseudo tavolo che in realtà non decide niente. Per sostenere questo organismo l’UNAR di Luigi Manconi ha messo a bando uno stanziamento di 475.000 euro affidato ad un consorzio ATI costituito dall’Associazione 21 Luglio di Carlo Stasolla, la Fondazione Romanì di Nazzareno Guarnieri ed una cooperativa pugliese. Anche qui, il denaro è sparito ed i Rom continuano ad essere sgomberati in tutta Italia.
I reati ipotizzati ad Amministratori ed associazioni complici, vanno dalla truffa, all’omissione di atti d’ufficio, dal falso materiale ed ideologico, all’omissione di soccorso. L’11 novembre 2019, la dott.ssa Maria Clementina Forleo, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, dovrà decidere sul rinvio a giudizio di tutti i responsabili della truffa anti Rom”.