Le caldaie manutenute correttamente godono di vita più lunga e consumano meno Sono questi i benefici dell’efficienza Caldaie Roma Per ottenerli bisogna seguire alcune regole di buon senso e di pulizia. Diamo ora un’occhiata alle prescrizioni sull’installazione La collocazione della caldaia, all’interno o all’esterno dell’unità abitativa, determina i primi accorgimenti da adottare. Molto spesso, quando l’installazione è motivata dalla sostituzione di un vecchio apparecchio, quello nuovo va a prendere il suo posto. Per lo più le caldaie si trovano all’esterno degli appartamenti, per risparmiare spazio e per agevolare il prelievo dell’aria necessaria alla combustione. Infatti la caldaia a condensazione non esige un contatto diretto con l’ambiente di installazione, perché il bruciatore è racchiuso in una camera stagna dove una ventola controllata elettronicamente assicura l’aspirazione di una quantità adeguata di aria all’interno della caldaia Se comunque il dispositivo viene sistemato fuori dalle pareti domestiche, è necessario osservare due accorgimenti. Entrambi servono a risolvere il problema del contatto diretto della caldaia con gli agenti atmosferici (sabbia, pioggia, vento) e con la temperatura dell’ambiente Anche la caldaia fuma: come accade per gli uomini, questa abitudine è sottoposta ad alcune regole. Le soluzioni sono tre: le esploriamo dalla più semplice, alla più critica.
Macchinario vitale all’interno dell’abitazione per il caldo e il freddo Caldaie Roma
La prima è lo scarico diretto a tetto. Il tubo che esce dalla caldaia dopo Caldaie Roma è costituito da materiali in PVC, che lo difendono dalla corrosione degli acidi contenuti nei fumi. La condotta si estende in altezza, rilasciando i fumi all’esterno Canna fumaria La seconda soluzione è la canna fumaria: la struttura in cui confluiscono gli scarichi di più unità abitative. È la situazione che si presenta più spesso nei condomini, dove nella canna confluiscono i fumi in uscita dalle caldaie degli appartamenti. La configurazione, per il resto, replica quella dello scarico diretto a tetto: d’altra parte, nessuno si aspetterebbe di vedere comignoli in luoghi differenti dalla sommità di spioventi e tegole Scarico a parete La terza soluzione è rappresentata dallo scarico a parete: in questo caso la caldaia disperde il fumo al di là della parete cui è agganciata o comunque oltre il muro perimetrale più vicino. Attualmente, la legge autorizza questa installazione solo nei seguenti tre casi Quello più consolidato riguarda gli edifici storici, dove la tutela del valore culturale dissuade dalla trasformazione degli impianti e dalla costruzione di nuovi camini Il secondo insiste sugli impianti con scarico a parete, messi a punto prima del 1° settembre 2013, che possono essere conservati nel loro stato nel caso di sostituzione della caldaia esistente.
Ne esistono di tanti tipi Caldaie Roma
Il terzo, infine, è affidato al progettista, qualora sia in grado di dimostrare che non sono possibili modalità di Caldaie Roma diverse da quella con scarico a parete Nel primo e nel terzo caso, la deroga alla norma generale di sbocco oltre il colmo del tetto prevede l’obbligo di installazione di una caldaia a condensazione a 5 stelle. Nel secondo caso è sufficiente che la caldaia installata sia a condensazione Oltre al fumo, bisogna tenere sotto controllo anche la via di uscita della condensa. Per lo più viene adottata la soluzione di precipitare il fluido nella fogna, attraverso una condotta resistente alla corrosione degli acidi Per il momento non è stata emanata una normativa sui filtri. La rete fognaria abbonda di detersivi, che hanno una struttura chimica di tipo basico.