Un incidente sul lavoro, una caduta in strada, un incidente stradale o una ferita in un’attività pubblica, sono situazioni che possono portare delle lesioni in una persona. Quando si tratta di incidente e non di azione voluta con intento di “ferimento” intenzionale, proprio con la speranza di chiedere dei risarcimenti, è possibile chiedere dei risarcimenti per i danni subiti.
Infatti tutte le attività lavorative e pubbliche, hanno l’obbligo di avere un’assicurazione che copra eventuali incidenti che possono danneggiare una persona. Lo stesso vale per gli incidenti del lavoro che sono poi sostenuti da parte degli enti per la sicurezza sul lavoro.
Il calcolo del danno che determina la somma di risarcimento, viene considerata in modo diversi, cioè prendendo in esame quali sono i danni materiali, morali, biologico ed esistenziale.
Ovviamente non è detto che un utente soffra di tutti questi elementi che abbiamo appena dichiarato, ma di certo essi sono stati studiati in modo da apportare poi un sostegno reale al soggetto che li subisce.
Tra l’altro il Calcolo risarcimento danni non può essere standard poiché ogni tipologia di incidente ha diverse conseguenze.
Cosa si intende per “danni” alla persona?
La prima cosa che viene presa in considerazione, quando si ha un incidente, è il danno fisico. Praticamente esso è molto più evidente, ha una documentazione medica che viene comprovata, quindi è più difficile da poter confondere o eludere.
Il danno fisico si calcola in modo che ci sia un chiarimento su quale sia la gravità dell’incidente. Un colpo di frusta, ad esempio, viene pagato di meno di una frattura ossea ad una gamba perché, all’atto pratico, si parla di parti del corpo con diverse funzionalità oltre che con entità diversa dell’urto.
Tuttavia il calcolo viene eseguito e deve essere eseguito anche con le eventuali conseguenze future. Tornando a parlare di frattura ossea, essa con l’avanzare dell’età potrebbe portare il soggetto a sviluppare patologie oppure a ridurre la forza di rigenerazione. Quindi è necessario che si faccia un calcolo che possa aiutare il soggetto a livello economico.
Purtroppo però vediamo che la percentuale del danno futuro è realmente bassa poiché non c’è poi una reale certezza di sviluppare dei problemi.
Danno esistenziale e biologico, cosa sono?
Il danno esistenziale e il danno biologico sono altri fattori che sono presi in considerazione per altri risarcimenti danni, ma sono diversi.
Per danno biologico si intende una lesione psicofisica del soggetto interessato, dove ci sono danni materiali che influiscono poi sulla psiche, morale e sullo sviluppo di malattie psicologiche o fobie che limitano la qualità della vita del soggetto.
Mentre il danno esistenziale è un peggioramento conseguenziale della psiche che il soggetto ha sviluppato a causa di un incidente. Questo vuol dire che si ha una compromissione dei valori dell’esistenza dell’interessato e si pregiudica la personalità oltre che la formazione del carattere stesso.
Per esempio gli atti di bullismo vanno spesso a calcolare il danno esistenziale poiché è palese che si parla di traumi psicologici che innescano poi una sensazione diversa di giustizia e di qualità della vita futura.