Sono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza cautelare emessa dal TAR Lazio che ha condannato la Nova Lavinium, società riconducibile alla Famiglia Borghese, a rimuovere il cancello che da quattro anni impedisce l’accesso alle strade pubbliche dell’antico Borgo di Pratica di Mare.
Nonostante i giorni trascorsi e l’obbligo per l’amministrazione comunale di dare attuazione, anche coatta, a quanto ordinato, il cancello si trova sempre chiuso al suo posto.
Anzi, si è aggiunta un’ulteriore beffa, visto che la Nova Lavinium – ben lungi dal dare esecuzione all’ordinanza del tribunale – ha sostituito il cartello di cantiere, affisso al cancello, con un cartello di “proprietà privata”. Un ultimo sfregio alla cittadinanza? Un ultimo sberleffo al Comune di Pomezia e al TAR che ha ordinato la rimozione del cancello cosi come richiesto da Associazione Latium Vetus e da Associazione La Lente?
La questione è semplice e chiara. Attualmente, nel Borgo non ci sono lavori edilizi ed il TAR ha riconosciuto la validità dell’ordinanza emessa lo scorso 26 febbraio 2020 dal dirigente all’Urbanistica del Comune di Pomezia che imponeva, entro 90 giorni, “la rimozione del cancello posto a chiusura del varco di accesso al borgo al fine di rendere il borgo aperto al pubblico transito”. Risolutiva era stata la nota del catasto dello scorso ottobre 2019 che ha confermato la natura pubblica (quindi non privata) delle strade di Pratica di Mare.
Cosa succede nei palazzi dell’amministrazione? Dopo aver inviato lo scorso 21 luglio una nota alla società, intimando la rimozione del cancello entro venerdì 24 luglio, il medesimo dirigente comunale non era tenuto ad emettere una nuova ordinanza, lo scorso 27 luglio, concedendo ulteriori 3 giorni di tempo per conformarsi a quanto ordinato dal TAR (ovvero entro oggi giovedì 30 luglio 2020).
Il Comune di Pomezia deve procedere a ripristinare la legalità, rimuovendo coattivamente il cancello, senza indugiare ulteriormente.
Associazione Latium Vetus, come tutta la città di Pomezia, rimane in attesa, confermando però già da ora che nel caso di mancata rimozione del cancello, darà mandato ai propri legali per l’attuazione di tutti i passi necessari e conseguenti, compresa l’istanza diretta al TAR, per l’esecuzione coattiva dell’ordinanza.
Le strade del Borgo di Pratica di Mare devono essere restituite subito ai cittadini.
Così in una nota l’Ass. Latium Vetus