Novità sul fronte del Borgo di Pratica di Mare a Pomezia. Il Dirigente all’Urbanistica del Comune Renato Curci ha firmato nelle scorse ore una nuova ordinanza che impone alla Nova Lavinium di “procedere il giorno 18 agosto 2021, alle ore 9.00, alla rimozione di tutti i dispositivi che impediscono il libero accesso alla viabilità interna al Borgo di Pratica di Mare“. Il documento arriva a distanza di circa un mese dall’ultima sentenza del Tar che ancora una volta aveva respinto i ricorsi del Privato ribadendo, tra le altre, il difetto dell’onere probatorio della Nova Lavinium – non sanato nemmeno con l’atto di acquisto del 1961 – del vantato diritto di proprietà sulle strade e sulle piazze di Pratica di Mare.
In altre parole il Privato, in questi anni, non ha dimostrato la proprietà vantata sulle strade che dunque devono essere accessibili al pubblico. Il Giudice ha infatti dichiarato in parte improcedibile, in parte irricevibile, in parte inammissibile, infine, respingendolo, il ricorso con cui la società Nova Lavinium aveva impugnato in prima istanza la nota dell’Agenzia delle Entrate, con la quale l’Ufficio di Roma territorio aveva annullato il frazionamento catastale delle aree viarie con intestazione a proprio favore della società riconducibile alla famiglia Borghese, ed in seconda battuta le ordinanze del dirigente all’urbanistica del Comune di Pomezia, tese ad intimare l’apertura ed il ripristino del pubblico transito sulle strade del borgo medievale.
L’attuale Ordinanza del Dirigente, ad ogni modo, aggiunge un passaggio importante, considerando che il tema sulla sicurezza degli immobili, o del loro restauro, più volte è stato dibattuto: «Laddove la stessa Società intendesse eseguire lavori sui fabbricati di sua proprietà interni al Borgo, i quali necessitino della parziale occupazione delle sedi stradali con dispositivi di protezione (ponteggi, etc.), che in ogni caso non dovranno impedire il libero accesso alla viabilità interna al Borgo, dovrà munirsi dei necessari titoli edilizi ai sensi del DPR 380/2001, previa corresponsione delle indennità di occupazione del suolo pubblico come da regolamenti comunali».
Il Borgo di Pratica di Mare tornerà dunque finalmente fruibile al pubblico? Ovviamente è quello che si augurano tutti. Ma, al contempo, in questi anni siamo stati abituati purtroppo ad aspettarci di tutto, come ad esempio con la surreale vicenda del secondo cancello costruito dietro a quello principale, di cui proprio oggi ricorre l’anniversario dell’abbattimento, seguita dalla comparsa delle attuali transenne. L’ultima sentenza del Tar tuttavia ha sgretolato per l’ennesima volta tutti gli appigli della Nova Lavinium per cui un nuovo ricorso, o l’impugnazione dell’attuale ordinanza (a proposito: ma perché concedere altri 18 giorni agli oltre sei mesi già trascorsi dalle precedenti Ordinanze la cui efficacia non è mai stata sospesa e pertanto ancora valide?), sembrerebbero per ora un’ipotesi difficilmente percorribile.
In ogni caso, a questo proposito, il testo dell’ordinanza chiude precisando comunque che la “Nova Lavinium potrà inviare, entro dieci giorni dalla ricezione del presente atto, eventuali memorie e/o istanze, che l’Ufficio valuterà debitamente. Ma laddove le stesse non vengano condivise e/o accolte, il termine assegnato di esecuzione del 18 agosto 2021 non verrà interrotto”.
Sarà davvero così? Staremo a vedere.