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Borgo di Pratica di Mare: la Nova Lavinium perde per la terza volta al Tar, anche il secondo cancello deve essere tolto

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Nuova sconfitta al Tar per la Nova Lavinium. E’ questa la sintesi della nuova ordinanza emessa dal Tar – al quale la proprietà si era per l’ennesima volta appellata – che ha respinto, come si legge nel documento, «l’istanza di sospensione cautelare formulata con i secondi motivi aggiunti». 

In pratica, oltre quanto già noto, la Nova Lavinium aveva chiesto l’annullamento di tutta una serie di atti intrapresi dal Comune di Pomezia, dall’ordinanza di “rimozione del nuovo cancello provvisorio posto dalla ricorrente a tutela della proprietà privata del Borgo” alla sospensione “dell’efficacia della CILA del 18.2.2020 avente ad oggetto i lavori di rifacimento della chiesa interna al Borgo e contestualmente (e nuovamente) disponendo la sospensione dei relativi lavori”; infine, tra gli altri, “l’ordinanza dirigenziale del 3 settembre” con cui l’ente “ha sospeso anche l’efficacia della CILA in sanatoria del nuovo cancello provvisorio (presentata dalla ricorrente in data 31.8.2020, prot. 86014) e contestualmente ha reiterato l’ordinanza demolitoria del 21.8.2020”. 

Ebbene, nuovamente il Tar non ha ravvisato elementi per cambiare punto di vista in merito ha quanto espresso sin qui. Adesso la palla passa nuovamente all’Amministrazione Comunale che dovrà ora eseguire e dar seguito al pronunciamento del Tribunale. Ricordiamo che oltre al contenzioso pendente al Tar – dove si andrà nel merito a marzo 2021 – vi è in essere la causa civile al Tribunale di Velletri con prossima udienza fissata per il 3 novembre per accertare la “titolarità giuridica delle strade, delle vie, delle piazze interne al Borgo di Pratica di Mare” e riconsegnarle, come da tempo sostengono associazioni e cittadini, alla libera fruizione.

Latium Vetus: “Pratica di Mare, terza condanna per la Nova Lavinium. Il Tar conferma l’ordine di rimozione del secondo cancello”

La notizia è stata commentata dall’Associazione Latium Vetus, che da anni si batte per la riapertura del Borgo. «Il TAR Lazio si è ulteriormente pronunciato sulla questione inerente la chiusura delle strade del Borgo di Pratica di Mare e tramite l’ordinanza cautelare num. 6211  pubblicata oggi, mercoledì 7 ottobre 2020, ha respinto l’istanza di sospensione cautelare formulata dalla Nova  Lavinium», ci dice Giacomo Castro Presidente dell’Associazione.  

«Una batosta per la società riconducibile alla Famiglia Borghese. Infatti secondo i giudici “Considerato che i  provvedimenti impugnati con i secondi motivi aggiunti risultano adottati sul presupposto della mancata dimostrazione del titolo proprietario sulle sedi viarie da parte del soggetto che ha presentato i titoli abilitativi, per  come affermato nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate…ovvero con un più generico riferimento al  mancato assolvimento dell’onere di allegazione della ricorrente in ordine all’esistenza del titolo legittimante…la  disciplina corrispondente non deroga al potere-dovere del Comune di vigilare sul rispetto dei presupposti per  la presentazione della stessa laddove gli effetti si estendano su aree di proprietà di terzi e al fine di inibirne  eventuali violazioni».  

«Si tratta della terza pronuncia cautelare sfavorevole in pochi mesi alla Nova Lavinium, che giunge dopo  l’ordinanza n. 701 del 05 febbraio scorso, con la quale i giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della  nota del Catasto con la quale l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto la natura pubblica delle strade  del Borgo, e l’ordinanza n. 4874 del 20 luglio scorso, che ha confermato l’ordine di rimozione del cancello di  cantiere posto a chiusura del varco di ingresso al Borgo».  

«Non solo. Nell’odierna ordinanza il collegio giudicante fa notare per la parte relativa al primo cancello, “che l’ordinanza n. 4874/2020 non e stata appellata dalla parte soccombente e che non risultano in questa sede individuate sopravvenienze tali da giustificare la modifica del detto provvedimento cautelare. Sono cosi state accolte nuovamente le richieste di Associazione Latium Vetus e di Associazione La Lente! Anche il secondo cancello va rimosso!»  

«È bene ricordare infatti che l’odierna decisione giunge a valle dei fatti dello scorso 06 agosto, allorquando contestualmente alla rimozione forzata del cancello di cantiere da parte del Comune di Pomezia la Nova Lavinium aveva provveduto nottetempo ad apporre un “secondo” cancello, poi ritenuto abusivo anche dal  Comune di Pomezia. Non paga della propria condotta, la Nova Lavinium aveva presentato al TAR Lazio l’istanza di sospensione avverso i provvedimenti comunali che intimavano la rimozione anche del “secondo cancello”. Niente da fare. Non passa lo straniero. Il TAR ha infatti respinto in toto l’istanza di sospensiva presentata dalla  Nova Lavinium. Si tratta in ultima analisi di un importante passaggio, rientrante in una battaglia più lunga, verso la definitiva  riapertura delle strade di Pratica di Mare; un passaggio che conferma ancora una volta la bontà dell’operato delle associazioni che stanno operando ad esclusiva tutela dell’interesse pubblico. Auspichiamo quindi che non procrastini ulteriormente alla doverosa rimozione dell’attuale cancello e che il  Comune di Pomezia, proceda nei tempi più celeri possibili ai fini dell’esecuzione delle proprie ordinanze», conclude Castro.  

LEGGI QUI L’ORDINANZA DEL TAR

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