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Borgo di Pratica di Mare: il Comune dà un nuovo ultimatum alla Nova Lavinium per togliere il cancello (e non solo)

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Borgo di Pratica di Mare nuovo ed ennesimo atto emesso dal Comune di Pomezia. A meno di 24 ore dalla pronuncia del Tar – che ha bocciato nuovamente le Istanze della Nova Lavinium (società riconducibile alla Famiglia Borghese) – il Dirigente Vincenzo Rosario Robusto “torna alla carica” e firma una nuova ordinanza per abbattere anche il secondo cancello apposto dalla proprietà lo scorso agosto (installato, lo ricordiamo, a mo’ di beffa nottetempo ad una manciata di ore dall’intervento del Comune in danno per togliere il primo sbarramento, ndr).

«Facendo seguito all’Ordinanza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Ter) […]  – si legge dunque in questa nuova ordinanza – si ordina alla signora XXXXX in qualità di legale rappresentante e alla Soc. NOVA LAVINIUM SRL, entro la data del 16 ottobre la rimozione del cancello posto a chiusura del varco di accesso al Borgo di Pratica di Mare». 

Quindi un ulteriore passaggio a nostro avviso cruciale: la Proprietà infatti non dovrà solo rimuovere il cancello ma dovrà anche rendere sicura l’area«All’avvenuta rimozione del cancello e alla successiva apertura degli spazi pubblici di che trattasi, si prescrive di adoperarsi a mettere in atto tutti gli interventi indifferibili ed urgenti derivanti da situazioni di degrado presenti sulle cortine di facciata e sulle coperture degli immobili di proprietà della soc. NOVA LAVINIUM s.r.l. e responsabili in solido, mettendo in sicurezza l’intera area a salvaguardia della pubblica e privata incolumità,
previa Autorizzazione ai sensi dell’art. 27 del D.L.42/2004, nelle modalità previste da Legge».

Borgo di Pratica di Mare, Comune pronto di nuovo ad “agire in danno”

Se la Proprietà non adempirà a quanto prescritto il Comune di Pomezia, si legge ancora, «procederà, ai sensi dell’art. 15, comma 5, della L.R. n° 15/2008, alla sola rimozione delle opere abusive con spese a carico dei responsabili dell’abuso». 

Insomma: al di là di voci di corridoio che ventilavano una (quasi) immediata risoluzione del caso, bisognerà ora attendere ulteriori otto giorni ai quali ne seguiranno verosimilmente altri (quantomeno per il sopralluogo e la verifica eventuale della mancata ottemperanza della nuova ordinanza). Dopodiché, forse, il Borgo, tornerà (finalmente) ad essere riaperto anche se, oramai, in quella che è diventata una vera e propria telenovela, è lecito attendersi qualunque cosa. 

LEGGI QUI L’ORDINANZA DEL COMUNE DI POMEZIA

 

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