Bonus Bancomat. Forse non tutti lo ricordano, ma il bonus per chi ha deciso di munirsi di un POS collegato a registratore di cassa è ancora attivo, e lo sarà fino al prossimo 30 giugno 2022. Si tratta dell’ennesimo incentivo per la trasparenza nelle transazioni e per incrementare la nostra vena digital anche nel settore commerciale. La misura in questione, permette di accedere a ben due tipologie di rimborsi, per una cifra massima di 480 euro. Scopriamo insieme chi può richiederlo e quali requisiti sono necessari per poter ottenere il bonus.
Bancomat e POS sempre più usati
Anzitutto, ricordiamo che il bonus POS, altrimenti noto come bonus bancomat, è stato introdotto qualche tempo fa, precisamente nel 2021 dal decreto Lavoro. Consiste, come anticipato, in un incentivo per incrementare l’impiego del POS all’eterno delle attività commerciali. Per i momento, l’Italia ha una bassa dimestichezza con i pagamenti digitali, ma ci sono le condizioni per un’accelerazione.
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Crescita del digitale
I pagamenti digitali tramite POS o bancomat, cioè senza contante, sono un business in crescita a livello globale di cui bisogna tener conto. In Gran Bretagna, Usa, Canada, Cina, Giappone, Brasile, Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna, negli ultimi 6 anni il valore dei consumi pagati con carte di credito e debito è cresciuto di oltre il 10% per anno in media. Passando a rappresentare circa il 35% dei consumi nel 2010, a quasi il 50% nel 2016. Un ottimo motivo per munirsene subito.
Il bonus: le specifiche dell’incentivo
Tornando alla misura, il bonus, nello specifico, prevede:
- rimborso fino a 160 euro sulle spese sostenute per acquistare oppure semplicemente noleggiare il POS;
- rimborso fino a 320 euro per chi si munisce di strumenti di pagamento elettronico e senza contante.
I rimborsi previsti dal bonus, saranno riconosciuti sottoforma di credito d’imposta per le spese sostenute tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022. Ovviamente, tali rimborsi varieranno in relazione alla partita IVA di chi lo richiede:
- 70% della spesa per gli esercizi con ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente non superiori a 200 mila euro;
- 40% della spesa per gli esercizi con ricavi relativi al periodo d’imposta precedente compresi tra 200 mila e 1 milione di euro;
- 10% della spesa sostenuta per coloro che hanno avuto ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente compresi tra 1 milione e 5 milioni di euro.