Grande operazione messa in campo dalla Polizia di Stato nella mattina di oggi, mercoledì 16 marzo 2021 a Roma. Sono state arrestate ben 9 persone per associazione a delinquere avente lo scopo di traffico di sostanze stupefacenti e cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tra esse presente anche una nota cantante albanese trapiantata in Italia. Nello specifico si parla di droghe quali hashish, cocaina e marijuana. L’azione è stata eseguita dalla Squadra Mobile in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine, dell’U.P.G.S.P. e della Squadra Mobile di Viterbo.
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Blitz contro il narcotraffico: come agivano i criminali
L’associazione sarebbe composta da persone di nazionalità italiana e albanese a risulta operante in varie zone di Roma, ma specialmente ad Acilia. I criminali acquistavano molte quantità di droga, quindi le trasportavano su macchine intestate a terzi e nascondevano le sostanze in case e box. Alcuni dei soggetti erano già conosciuti alle forze dell’ordine a causa di precedenti indagini della Squadra Mobile a seguito delle quali erano state smantellate delle pazze di spaccio nelle zone di Torpignattara e Marranella.
I personaggi chiave
L’attività delle forze dell’ordine ha permesso di trovare dei collegamenti tra un soggetto albanese piuttosto conosciuto nella criminalità romana in quanto avente dei legami con Z.A. e D.E., personalità all’apice di alcune organizzazioni criminali albanesi attive nella capitale. Ciò ha permesso di scoprire altri gruppi di traffico e spaccio di droga sempre di matrice albanese. Non solo: dalle investigazioni è emerso un altro cittadino albanese avente un ruolo importante nell’organizzazione per il quale è stato emesso un provvedimento restrittivo, ma che attualmente risulta irreperibile in Italia. L’uomo è ricercato anche all’estero e collabora non solo con connazionali, ma anche con italiani.
Acilia e Torrevecchia le zone principali
I criminali si servivano di alcuni bar ad Acilia per quelli che sono risultati essere dei summit, al fine di condividere le strategie operative del gruppo. Le basi per lo stoccaggio della merce erano molte, una di essere è stata scoperta essere a Torrevecchia, in un seminterrato utilizzato come magazzino. Nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 5 kg di cocaina, 43 kg di marijuana e 82 Kg di hashish.
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