Il taglio alle accise sul carburante finirà il 2 maggio e poi? Si tornerà a pagare due euro a litro? A queste domande il Governo ha risposto annunciando una proroga dello sconto di 30 centesimi sul prezzo del carburante fino al 30 giugno. Inoltre, si dovrebbe aggiungere una riduzione simile per quanto riguarda il metano da autotrazione. Il Consiglio dei ministri, lunedì 2 maggio, dovrà approvare il nuovo provvedimento.
Leggi anche: Prezzo benzina in tempo reale, l’app per conoscere i costi del carburante nei distributori
A partire dalla mezzanotte del 2 maggio: cosa cambia?
Con l’avvicinarsi della data di scadenza del taglio delle accise sul carburante, le preoccupazioni iniziano ad aumentare. Il 2 maggio si saprà con certezza cosa spetterà agli italiani. Se a partire dalla mezzanotte di lunedì, non ci dovessero essere nuove misure, gli automobilisti rischierebbero di trovarsi di fronte al ritorno di un improvviso aumento dei prezzi. Proprio per questo il governo ha deciso di muoversi prima, perché il nuovo e complesso provvedimento – anche se approvato in extremis – dovrebbe andare in Gazzetta ufficiale il prima possibile per essere operativo. Ma niente è scontato infatti c’è l’ipotesi che un decreto legge ad hoc, con proroga al 30 Giugno, potrebbe esser approvato già oggi per poi essere assorbito nel testo principale. Nel caso in cui la proposta di proroga non venisse accettata, si potrebbe pensare a un provvedimento ministeriale che ottenga lo stesso risultato. Potrebbe diventare possibile attingendo al maggior gettito Iva, maturato in queste settimane a seguito degli aumenti. Ciò comporterebbe l’inutilità di una nuova ed esplicita copertura finanziaria. In questo caso però, l’agevolazione potrebbe durare molto di meno.
Leggi anche: Buoni spesa e buoni carburante dalla Regione Lazio: attenzione, è una truffa!
Ulteriori aiuti
Avverranno nuovi aggiustamenti per quanto riguarda il superbonus, con la proroga al 30 settembre della scadenza per il completamento del 30% dei lavori, relativamente alle abitazioni unifamiliari, e la possibilità per le banche di cedere il credito ai correntisti senza più l’obbligo di due passaggi tra istituti di credito. Si sta lavorando anche per risolvere altre tematiche fondamentali come: le ulteriori misure relative alle bollette, lo snellimento dell’iter autorizzativo per gli impianti eolici e fotovoltaici, il potenziamento della produzione di carbone e il sostegno agli enti locali che potrebbero utilizzare i propri avanzi di bilancio per far fronte alle nuove spese. L’esecutivo sta anche lavorando per reperire nuovi fondi finalizzati a compensare il caro materiali nell’edilizia.